Juve-Vlahovic: 2025 decisivo, in un senso o nell'altro

Vlahovic è il giocatore della Juve più discusso, a prescindere. A condizionare i giudizi gli 80 milioni versati a gennaio di due anni fa nelle casse della Fiorentina, così come i 12 netti che dovrebbe percepire fino al 2026, anno di scadenza del suo contratto. Condizionale d'obbligo perché la società da tempo sta seguendo la politica del tetto ingaggi e quella è una cifra fuori dai suoi parametri. Per questo l'intenzione di Giuntoli è di trovare un accordo in base al quale rinnovare di uno/due anni l'accordo, purché il giocatore venga incontro alle esigenze del club e sia disposto ad abbassare le sue pretese. O comunque a spalmare lo stipendio. Le ultime voci parlando di parti distanti. Un nuovo summit tra il dt e l'agente del giocatore Ristic ci sarà a febbraio. Comunque vada, a fine stagione Vlahovic potrebbe partire.

La Juve in ogni caso ha interesse a rinnovare perché nel caso in cui qualche club bussasse alla porta della Continassa, avrebbe più forza contrattuale. Al contrario, senza accordo, le pretese sarebbero inferiori e si rischierebbe un Chiesa bis. Nelle ultime gare Vlahovic ha mostrato un certo nervosismo, più delle solite reazioni ad un gol sbagliato o ad una palla non ricevuta da un compagno. Dopo il rigore trasformato contro il Venezia, il battibecco con parte della Curva. Il giorno dopo post della pace attraverso Instagram. Nell'ultimo match le immagini hanno immortalato Dusan che sbatteva il parastinchi. Sembrava ce l'avesse con Motta per la sostituzione, invece il nervosismo era legato alla mancata concessione di un rigore da parte dell'arbitro. Sotto il profilo dei numeri, Vlahovic non si discute. Finora si parla di 12 gol in 21 presenze totali. A parte la Coppa Italia, la squadra con lui in campo segna due reti a partita, senza due ogni tre. Insomma, c'è una Juve con Vlahovic e una senza.