Yildiz peccato di gioventù, sperando non sia fatale per la Juve

Follia, ingenuità, sciocchezza: sono i sostantivi più utilizzati per commentare il gesto attraverso cui Yildiz è stato espulso, lasciando la Juve in 10 contro il Monza. Soprattutto con il rischio di saltare non solo Bologna, ma anche l'altro scontro diretto in casa della Lazio. Una doppia sfida contro le rivali, probabilmente decisiva per la qualificazione alla prossima Champions League. Tutto dipenderà da cosa ha scritto l'arbitro nel suo referto, se si parla di condotta violenta, Kenan non ha scampo e sarà fermato per due turni. Del resto lui colpisce l'avversario a palla lontana e questo potrebbe aver fatto la differenza rispetto alla relazione del direttore di gara. Il verdetto domani, quando saranno pubblicate le decisioni del Giudice Sportivo della Figc Mastrandrea. Comunque sia, l'inferiorità numerica poteva costare cara, ma anche con l'uomo in più, il Monza non è mai stato realmente pericoloso. Lo ha ammesso anche il suo tecnico Nesta, rassegnato alla retrocessione che ora è veramente ad un passo.
Inevitabile tra i tifosi della Juve la discussione su questo episodio. Colpevolisti da una parte, indulgenti dall'altra. C'è chi giustamente fa il confronto con casi simili non sanzionati, alcune volte a danno dei bianconeri. Qui siamo nel solito perimetro della difformità di giudizio rispetto alla stessa situazione, problema atavico degli arbitri. Irrisolto,malgrado l'introduzione del Var e questo è ancora più grave. Tornando ad Yildiz, tirata d'orecchie sicura, ma nessuna crocifissione, come si legge sui social. E' stato l'errore di un ragazzo, ingiustificabile visto l'andamento della gara, ma bisogna dire che solitamente lui non reagisce a falli subiti o provocazioni da parte degli avversari. Del resto deve abituarsi, come tutti i giocatori dotati di talento, difficilmente arginabili con le "buone maniere". Dunque grossa ingenuità, ma niente processi. In realtà a difendere il giocatore ci ha pensato Tudor nel post gara: "Kenan era sotto shock, non si voleva far vedere nell’intervallo. È un ragazzo d'oro, non ha mai fatto questi gesti. Voleva liberarsi perché è stato strattonato e ha fatto questo gesto un po’ al limite. Gli servirà per imparare". Della serie, sbagliando si cresce.
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