Thether entra nella Juve, ma Elkann non vende il club, per adesso
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La Juve non è in vendita, parola di John Elkann. Così si placano sul nascere le varie ipotesi innescate dall'ingresso nella società bianconera di Theter, Il colosso di cripto e nuove tecnologie, divenuto socio di minoranza con il 5%. Va subito chiarita una cosa: il numero uno della Exor non ha venduto direttamente alla società fondata da Devasini che invece ha acquistato sul mercato, l'operazione è avvenuta sul flottante, come si dice tecnicamente, senza incidere sulla quota in mano al maggiore azionista. La stessa Exor detiene il 65% delle azioni e il 78,9% dei diritti di voto, mantiene quindi il controllo totale del club. Come riporta Tuttosport, la famiglia Agnelli non ha alcuna intenzione di cedere quello che per l'Avvocato Gianni rappresentava qualcosa di inestimabile sotto il profilo emotivo, oltre che economico. Anche John è tifoso della Vecchia Signora, magari con modalità diverse rispetto al suo cugino ed ex presidente Andrea Agnelli. Quindi non cerca alcun compratore. Innanzitutto bisogna risanare il bilancio, tra qualche anno si vedrà.
Perché Tether allora è entrato nel mondo Juve? Per una questione di pubblicità senza dubbio, ma anche di tifo. Il suo fondatore Devasini, torinese di nascita, è innamorato dei colori bianconeri, al pari dell'ad Ardoino. Proprio quest'ultimo, ha chiarito: "Siamo tifosi e abbiamo la capacità finanziaria per sostenere il club bianconero per i prossimi 2000 anni. Vorremmo aiutare la dirigenza, chiedendo poi se sarà necessario acquisire una quota maggiore, ma dietro questa mossa non c'è nessun piano machiavellico o speculativo". Qualcuno si chiede se sia possibile invece che la Tether possa diventare sponsor della Juve. Per ora pare impossibile. Questo per motivi legati alla licenza che dovrebbe ottenere in Europa una società come quella di Devasini. Senza quella, c'è il divieto di pubblicità. Quindi per ora non si fa nulla. Un domani chissà.
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