Se Motta è convinto delle sue scelte, la Juve è messa male

Se Motta è convinto delle sue scelte, la Juve è messa maleTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 11:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Con l'eliminazione dalla Champions League la Juve fallisce il primo obiettivo stagionale: nel post PSV, fanno discutere le dichiarazioni di Motta

L'eliminazione prematura dalla Champions League sarà una ferita difficile da rimarginare per la Juve, ora Motta deve metterci qualcosa di più per evitare di fallire anche l'altro obiettivo stagionale, vale a dire la qualificazione alla prossima Coppa dalle grandi orecchie. Con prestazioni come quella di Eindhoven sarà dura. Lo sarà ancora di più se non si correggono certi errori di formazione e rispetto ai cambi, come spesso accade sbagliati e tardivi. Se poi l'allenatore sostiene che rifarebbe le stesse scelte, allora la strada sarà tortuosa, con il rischio di sbandare. Formazione. In questo momento tenere fuori dall'undici titolare Thuram è una specie di delitto calcistico, tanto più se poi, come ha rivelato lo stesso Thiago, con Koopmeiners reduce da febbre, quindi non al meglio della forma. Rispetto alle sostituzioni, una volta ottenuto il pareggio di Weah era necessario far uscire i giocatori stanchi e mettere dentro forze fresche, in modo da gestire il match, come del resto è stato fatto nel primo tempo. Senza rischi particolari. Invece l'allenatore li ha fatti con colpevole ritardo. Locatelli fuori mentre era tra i i migliori, Savona oggi non è in grado di giocare, tanto più ancora a sinistra, Conceicao non dovrebbe mai uscire, Nico Gonzalez fino alla fine. E così via con la confusione. 

Se vogliamo sono ancora più gravi le dichiarazioni di Motta nel dopo gara. Gli chiedono se rifarebbe le stesse scelte, risposta secca: "Sì". Bene, anzi male. Convinzione o presunzione? In certi casi l'autocritica è la cosa migliore. Come per esempio ha fatto Locatelli, quando ha detto che gli olandesi hanno messo più cattiveria, hanno voluto di più la vittoria, la Juve ha buttato via la qualificazione. Ma come, ti stai giocando un ottavo di Champions e non hai il furore agonistico giusto? Grave. Parole comunque con le quali non si è trovato d'accordo Thiago. Eppure la Juve era reduce da quattro vittorie consecutive, l'ultima delle quali contro l'Inter.  Proprio il successo nel Derby d'Italia avrebbe dovuto iniettare alla truppa una dose massiccia di autostima, consapevolezza, determinazione. Invece i bianconeri sono incappati di nuovo in una serata di buio totale, dimostrandosi più deboli dell'avversario sotto ogni aspetto: tecnico, fisico, agonistico e mentale. Quest'ultimo elemento preoccupa molto. In chiave campionato, una squadra così fragile psicologicamente, riuscirà a reagire dopo l'eurofallimento? C'è poco tempo, domenica si va a Cagliari.