Proviamo a spiegare l'involuzione di Vlahovic tra pubalgia e psicologia

Dusan Vlahovic è diventato il caso della Juventus, dopo le ultime prestazioni non sufficienti e il gol che manca in campionato da oltre 1000 minuti: proviamo a spiegare e capire questa involuzione dell'attaccante serbo.
Situazione Fisica: dopo un inizio di stagione convincente, torna l'incubo della pubalgia per Dusan. Sopporta il dolore per alcune partite, fino ad alzare bandiera bianca nella partita di Champions contro il Benfica, che segna l'eliniminazione della Juventus e l'inizio del calvario del centravanti: il dolore non gli permette neanche di giocare il mondiale con serenità e quando torna a Torino inizia un lavoro fisioterapico che permetterà a Vlahovic di rientrare in campo il 29 Gennaio nella gara casalinga con il Monza. La settimana successiva, a Salerno, Dusan realizza una doppietta e sembra essere tornato in buone condizioni. reattivo e veloce nei movimenti. Poi con il passare delle partite le movenze diventano pesanti e la condizione generale peggiora: questo perchè, secondo quanto abbiamo raccolto, Dusan sta seguendo un programa di rinforzo muscolare che va dalla maggiore massa e passa per un lavoro di propriocezione. Vedendolo giocare, infatti, il ragazzo è molto pesante nei primi metri di sprint e non aumenta la velocità della sua corsa, dovuto ad un lavoro specifico di rinforzo, per evitare ricadute.
Situazione mentale: la condizione fisica non brillante e l'assenza del gol sono le cause del suo nervosismo e di alcune reazioni sbagliate, anche verso i compagni di squadra: il lavoro specifico che sta svolgendo si ripercuote anche nella mente, perchè il ragazzo non riconosce, in questo momento, il suo fisico. Vlahovic sa perfettamente che le sue prestazione atltetiche e tecniche sono superiori rispetto a quello che sta dimostrando. E vediamo gesti di stizza verso i compagni di squadra o staff durante le sostituzioni: adesso serve protteggerlo e coccolarlo, dimostrandogli grande fiducia e aiutarlo con scelte tattiche più consone alle sue caratteristiche.
Situazione tattica: Partiamo dal gol fallito da Vlahovic contro lo Sporting, un cross decisamente forte e difficile ma il serbo salta decisamente contro tempo, mancando l'appuntamento con il gol: il colpo di testa è indubbiamente il fondamentale debole di Dusan, spesso salta con un pizzico di anticipo o di ritardo e anche nell'impatto con il pallone è spesso impreciso. Il 4-3-3 visto a Lisbona è un vestito che può fare al caso di Vlahovic ma i suoi compagni di reparto devono cercare di giocare dentro il campo liberando le corsie laterali ma avvicinandosi molto di più al centravanti, che avrebbe i compagni più vicini, e può essere servito in profondità e con la palla rasoterra, situazione che lui predilige. Dove deve sicuramente migliorare è nei movimenti all'interno dell'area di rigore: troppo pochi contromovimenti elo portano spesso ad aspettare la palla dietro al difesore, non cercando mai l'anticipo sullo stesso.
Poi basterà un gol, magari contro il Napoli, a sbloccare Dusan e consegnare alla Juventus l'arma vincente per conquistare i traguardi che si è posta la società e tutti gli uomini che la compongono.
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