Lippi a BN: "Centenario Agnelli? Ieri ho rivisto i miei ragazzi diventare uomini. Juve da scudetto? Sarà protagonista nella lotta, ma..."

Ieri è stato protagonista al PalaAlpitour per festeggiare un’evenienza importante. C'è anche la sua firma sulle vittorie, che hanno caratterizzato parte del centenario della famiglia Agnelli alla Juventus. E questa griffe non può che essere indelebile. I tredici trofei, conquistati in bianconero, hanno portato la Vecchia Signora dapprima sul tetto d’Italia grazie allo scudetto, quindi a primeggiare in Europa con le conquiste della Champions League e della Supercoppa europea e, infine, in cima al mondo attraverso la Coppa Intercontinentale di Tokyo. Questi successi hanno creato e acuito la "juventinità" di Marcello Lippi, che, oggi, ha parlato in ESCLUSIVA a Bianconera News. Poche battute, poche parole. Ma quelle esclamate hanno regalato spunti incisivi sulla dimensione della “sua” Juventus e di quella attuale, allenata da Massimiliano Allegri. Di seguito, proponiamo il contenuto integrale dell’intervista.

Che sensazioni ha provato durante tutta la festa del centenario della famiglia Agnelli alla guida della Juventus?

“Le sensazioni sono state fantastiche, perché ho rivisto dei ragazzi, che hanno partecipato, diventare uomini. Tenete conto che con alcuni di loro abbiamo vissuto dei momenti eccezionali. Per me, ciò è stato bello…molto molto bello…”.

C’è un giocatore o una persona in particolare che le ha fatto maggiormente piacere rivedere nella serata di ieri?

“Non in particolare. Ho avuto piacere nell’incontrare tutti i giocatori invitati”.

Dalla Juventus del passato, che fu sua, alla Juventus attuale: quale impressione le ha suscitato la Juventus nel derby, che si è giocato sabato?

“La squadra mi ha fatto una buona impressione. Anzi direi un’ottima impressione”.

In generale, che Juventus ha visto in questo inizio di stagione?

“La Juventus è partita molto bene in questo campionato e ha ottenuto dei buoni risultati. Teniamo sempre presente che non ha coppe internazionali da fare: ciò consente alla squadra di concentrarsi sul campionato, di cui sarà una sicura protagonista. Tuttavia, non so se, alla fine, vincerà questo scudetto, perché un successo dipende da tanti particolari…”.