Padovano a RBN: "Tudor ok, ma Motta diventerà un grande. Juve-Conte..."

Missione controsorpasso per la Juve impegnata a Parma. Questa sera a partire dalle 18,30 la squadra di Tudor è ospite degli emiliani ed in caso di successo, scavalcherebbe il Bologna e tornerebbe al quarto posto. Si va verso l'impiego dall'inizio di Vlahovic e Kolo Muani, entrambi a digiuno di gol da due mesi. Parte dalla panchina Yildiz. Intanto non si placa la discussione sul futuro del tecnico croato, al quale potrebbe non bastare l'eventuale qualificazione in Champions League. Conte resta un'opzione possibile, in caso di divorzio. Sul fronte del mercato è caccia ad un attaccante, il nome di Osimhen è in pole position. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Michele Padovano che ha parlato anche di Thiago Motta.
Sulla lotta per la qualificazione in Champions League, non ha dubbi Padovano: "La Juve ha il destino nelle sue mani. Con Tudor c'è stato un netto miglioramento. Ci sono stati accorgimenti tattici, in difesa è passato alla linea a tre, gli esterni entrano molto di più, infatti Yildiz ha fatto ottime prestazioni. Quindi si è presentato molto bene, tre partite sette punti, è in lotta per un posto in Champions, ovviamente questo è il minimo sindacale per la Juve. Una cosa su tutte spicca ed è la verticalità. Evidentemente è stato un messaggio chiaro dell'allenatore, ok il possesso palla, ma bisogna fare male all'avversario il più possibile. Gli esterni stringono e si accentrano, le verticalizzazioni sono molto frequenti, poi giocare a tre dietro, permette di avere un centrocampista in più e maggiori soluzioni". Sul Motta: "Continuo a sponsorizzarlo, per me diventerà un grande tecnico. Ha avuto problemi alla Juve, evidentemente non è entrato in sintonia con alcuni giocatori, a volte può succedere. Ci metto la mano sul fuoco, rispetto al fatto che diventerà un grande tecnico. Evidentemente si sono state delle criticità, ricordo partita imbarazzanti, per non dire altro, vedi la gara contro l'Atalanta, l'eliminazione in Coppa Italia ad opera dell'Empoli che aveva schierato la Primavera, perdere in casa i rigori uno scempio, senza se e senza ma. Comunque sia, io dall'inizio ho visto la mano dell'allenatore, sono mancati all'appello alcuni giocatori. Ora Nico Gonzalez è cambiato, sembra un altro, evidentemente prima era condizionato".
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