La nuova Juve targata Motta: i sette intoccabili del tecnico

“Nessuno ha il posto fisso nella Juve di Motta”. Dall'inizio della stagione è questo il refrain di giornalisti e addetti ai lavori. Finora la stessa formazione si è vista solo contro Verona e Roma, nei restanti quattro impegni tra campionato e coppa, ci sono state sempre delle novità. A Bologna nella passata stagione, l'allenatore schierò 42 diverse formazioni. Ma lo stesso tecnico, a fronte della linea meritocratica, sta di fatto costruendo un'ossatura, composta da alcuni fedelissimi. L'elemento intoccabile è senza dubbio Bremer (540 minuti su 540), ormai leader indiscusso della Juve e in generale di tutta la squadra. Il brasiliano ha tutte le sembianze del top, come centrale e non solo. Restando in difesa sempre titolare anche Cambiaso (534 minuti), in realtà spesso viene utilizzato in altri ruoli, resta comunque la fiducia di Thiago.

Nessuno poi avrebbe immaginato Locatelli nell'undici di partenza, al momento insostituibile grazie alle ottime prestazioni. Dopo la delusione dello scorso anno e le voci di un possibile addio, il giocatore è diventato un punto fermo del centrocampo, il reparto su cui il mercato è intervenuto di più. Sono partiti sempre dal primo minuto anche Yildiz e Vlahovic. A questi cinque elementi, vanno aggiunti Di Gregorio e Gatti. L'ex Monza è stato in panchina una sola volta per lasciare spazio a Perin. Per lui anche gli elogi di un certo Tacconi. Così come Gatti, contro il Napoli tra le riserve solo in via precauzionale, complice una condizione fisica non ottimale dovuta alla caviglia. Il centrale addirittura è ormai partner indiscusso di Bremer, peraltro con la fascia da capitano. Niente male per chi 5 anni fa giocava tra i Dilettanti.