La Monica (MF) a RBN: "Pareggio di Bilancio? Giuntoli ha fatto il suo, ora tocca alla squadra"

Ospite di "Cose di Calcio" su Radio Bianconera, il giornalista di Milano Finanza Gabriele La Monica ha parlato dell'imminente approvazione del bilancio della Juventus, all'ordine del giorno nella riunione del Consiglio d'Amministrazione di domani: "Giuntoli quest'anno ha fatto una grande opera di ristrutturazione del monte stipendi, per cui l'anno prossimo la Juventus farà segnare una cinquantina di milioni in meno nella colonna delle perdite. Ora la palla passa a Motta e alla squadra, perchè migliori saranno i risultati sul campo maggiori saranno le entrare che contribuiranno ad avvicinare la società all'obiettivo del pareggio di bilancio. In questo momento c'è sicuramente ancora il problema dello stipendio di Vlahovic, che o resta alla Juve con contratto prolungato ma con ingaggio molto lontano da quello attuale o per forza di cose sarà ceduto. È un lusso che in questo momento non possiamo permetterci, come anche Arthur che Giuntoli pur provandoci, non è riuscito a piazzare".

Anche Bremer, che dopo il rinnovo prende circa cinque milioni e mezzo a stagione ha però uno stipendio decisamente alto per quelli che sono i nuovi parametri del club: "Il rinnovo di Bremer è figlio di una scelta di puntare su di lui - precisa La Monica - E in ogni caso nel suo contratto c'è una clausola da 70 milioni che nel caso in cui il giocatore volesse andar via permetterebbe alla Juve di rientrare abbondantemente delle spese. Considerando quello che si è fatto e la via che il club ha intrapreso, con risultati sportivi di eccellenza, ovvero ottavi o quarti in questa Champions, la conquista di una Coppa Italia o di una Supercoppa aggiunte alla conferma sistematica nella massima competizione europea, penso che per il 2025/26 si possa ambire al pareggio di bilancio". Infine un commento sul sequestro milionario di beni che ha colpito John Elkann e il presidente della Juventus Gianluca Ferrero, commercialista delle famiglie Elkann e Agnelli: "La vicenda dell'eredità Agnelli è una vicenda molto complicata e spinosa, ma prettamente familiare, nella quale il grande vincitore alla fine sarà secondo me lo Stato italiano".