Juventus senza mentalità e chi potrebbe darla resta fuori dallo spogliatoio. Vi spieghiamo perché.

Juventus senza mentalità e chi potrebbe darla resta fuori dallo spogliatoio. Vi spieghiamo perché. TUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 27 gennaio 2025, 16:00Primo piano
di Vincenzo Marangio

La ferita è ancora fresca e la sconfitta contro il Napoli brucia ancora in casa bianconera. La sensazione inquietante, tuttavia, è che faccia arrabbiare più la tifoseria e la stampa che non tecnico e società. Soltanto sensazioni, per carità, ma se dopo una sconfitta così amara Motta si limita a spiegarla con un impegno settimanale in più rispetto al Napoli e la recente triste abitudine ad uscire sconfitti dal capoluogo partenopeo mentre nessun dirigente juventino si presenta arrabbiato ai microfoni allora le sensazioni assomigliano di più a certezze. D'accordo, si mette un punto e si va avanti, ma in quale direzione?

Ciò che pare sempre più evidente è l'assenza di mentalità, quella vincente, cattiva, affamata che ha scandito la storia della Juventus e la domanda che ci si pone è: chi può trasferire il dna bianconero allo spogliatoio e, magari, anche all'allenatore? Gli indizi, partito anche Danilo che saluta con arco e frecciatine eleganti sparse, porterebbero a Giorgio Chiellini, unico baluardo del recente passato rimasto in casa Juve. Stando ad alcune indiscrezioni raccolte dalla redazione di BianconeraNews.it, l'attuale Head of Football Institutional Relations  morderebbe i freni per parlare con la squadra e potergli trasmettere quello che è il dna juventino, ma le porte dello spogliatoio sarebbero state serrate da Motta che consentirebbe poco spazio di manovra anche a Giuntoli. Anche il direttore tecnico, tuttavia, pare non ritenga cosa opportuna concedere questo confronto tra Chiellini e la squadra per non creare confusione di messaggi tra quelli del tecnico e quelli dell'ex capitano bianconero.

Sullo sfondo, intanto, ci sono ancora diverse dinamiche di mercato che Giuntoli sta portando avanti i discorsi in uscita di Cambiaso (al City) e Vlahovic (al miglior offerente). Operazioni che potrebbero essere impostate anche ora per il mercato di giugno con, sullo sfondo, il rischio di dover far cassa anche passando attraverso una nuova ricapitalizzazione di Elkann in caso di mancato approdo in zona Champions.