Juve-Vlahovic serve una scossa: Motta salva il soldato Dusan

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Oggi alle 11:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Vlahovic sta vivendo un momento complicato nella Juve, serve una sterzata e sotto questo aspetto sarà importante il lavoro di Motta

La sostituzione dopo il primo tempo contro il Napoli può essere connotata come una bocciatura, Vlahovic sta vivendo forse il periodo peggiore da quando è alla Juve. A parte i problemi fisici del passato legati alla pubalgia. Sabato 6 palloni toccati in 45 minuti, 4 passaggi di cui 2 sbagliati (nella prima circostanza addirittura innescando il contropiede di McTominay), persi 3 duelli su 3. Non va. Il centravanti peraltro è a digiuno di gol da un mese. Le statistiche generali delle prime 5 giornate di campionato parlano altrettanto chiaro. A fronte di 5 presenze, per un totale di 398 minuti giocati, sono solo 2 le reti realizzate da Dusan, tiri 12, di cui 6 nello specchio della porta, percentuale realizzativa 16.7, passaggi riusciti 32. Sintetizzare il tutto con la parola crisi è lecito. Occhio però perché sono 2,31 gli expected goals, vale a dire le probabilità che una certa occasione si trasformi in rete. Qui il discorso coinvolge inevitabilmente tutta la manovra offensiva, di cui il serbo è terminale.

Come salvare quindi il soldato Dusan? Motta e il suo staff devono trovare le soluzioni, ovviamente Vlahovic dovrà metterci del suo. Serve una sintesi tra le esigenze della squadra e le peculiarità dell'attaccante, un sostanziale “Piano Vlahovic”. Intanto guai ad interrompere il lavoro straordinario sulla tecnica iniziato con Allegri. Sul fronte della manovra offensiva è necessario trovare opzioni diverse e soprattutto maggiori rifornimenti per il numero 9 della Juve. E' fondamentale aumentare le verticalizzazioni, problema atavico. Poi vanno sfruttate le fasce, come del resto aveva auspicato Thiago nel post Empoli, sarà importante il recupero di Conceicao, brillante nella ripresa contro la Roma. Vlahovic deve avere anche la possibilità di rifiatare all'occorrenza. In attesa di Milik, unica opzione è il falso nove. Magari non Weah, forse più adatti Nico e Yildiz. Indispensabile infine il lavoro sulla testa: Dusan dovrebbe indossare i panni del leader, invece il primo errore spesso lo condiziona per tutta la gara. La parola chiave è serenità. Sotto questo aspetto è necessario anche risolvere la questione legata al contratto che scade nel 2026. Giuntoli sta lavorando affinché al più presto venga prolungato, spalmando i 12 milioni stagionali del giocatore più pagato della Serie A. Evitare un Chiesa bis è l'imperativo.