Juve-Chiesa in bilico: due opzioni per evitare il divorzio stile Dybala
Se dovessimo connotarlo, in questo momento definiremmo Chiesa la rosa più spinosa nel giardino della Juve. I fatti ormai sono noti. Il contratto del giocatore scade nel 2025, la società propone un accordo ponte per non perderlo a zero il prossimo anno, ma con identico ingaggio (5 milioni netti), se non addirittura ritoccato al ribasso. La controparte dice no perché vorrebbe un aumento. Tradotto: se non si trova l'accordo l'ex viola finirà sul mercato, anzi già c'è. Su di lui Roma e Napoli. In questi giorni il suo agente Fali Ramadani dovrebbe essere nella Capitale per parlare con i dirigenti giallorossi e capire se esistano le condizioni affinché si possa imbastire una trattativa. De Rossi lo ritiene ideale per il suo attacco. Il problema sarebbe di natura economica. I siti specializzati indicano 35 milioni come valore del cartellino, Giuntoli potrebbe puntare a duna cifra maggiore, soprattutto se l'attaccante disputerà un ottimo Europeo.
Non solo Roma, anche il Napoli vorrebbe Chiesa, in particolare Conte. A prescindere dalla partenza di Kvaratskhelia. In questo caso De Laurentiis potrebbe giocarsi la carta Di Lorenzo, con il quale ha rotto ogni rapporto. Il neo tecnico pare abbia già provato a fargli fare marcia indietro, ma l'agente del giocatore ha definito chiusa l'esperienza del suo assistito con gli azzurri. Si pensa quindi ad un possibile scambio, magari con conguaglio a favore della Juve. Chissà. Il caso Chiesa ricorda quello Dybala che dopo un tira e molla, andò via a parametro zero. In maniera abbastanza traumatica. Paulo andò via dopo aver vinto tanto, Federico invece lo farebbe con il cruccio del mancato fatto il salto di qualità con la Vecchia Signora. La società bianconera vuole giustamente evitare lo stesso epilogo della Joya argentina. Per il rinnovo però serve la disponibilità del giocatore di venire incontro alle esigenze del club. Il tetto ingaggi è il primo comandamento sulla strada della sostenibilità invocata da John Elkann. Vale per tutti, non solo per Chiesa.
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