Analisi tattica Inter - Juventus: orrori e meraviglie al Meazza

Analisi tattica Inter - Juventus:  orrori e meraviglie al MeazzaTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 23:00Primo piano
di Nerino Stravato
Il match di San Siro rivisto in chiave tattica per voi da Bianconeranews

Si dice spesso che il risultato perfetto da un punto di vista tattico sia lo 0-0. Vedere al fischio finale del derby d’Italia il risultato di 4-4 sul tabellone può far pensare ad un match privo di tatticismi e affrontato come un incontro tra due pugili con la guardia sempre bassa. Non è esattamente così. Certo di errori ce ne sono stati, da una parte e dall’altra. Ma le emozioni della partita e i tanti gol sono frutto anche del lavoro dei due tecnici che hanno preparato la partita per cercare di fare male all’avversario, prima che a pensare di non prenderle.

Motta contrappone all’1-3-5-2 di Inzaghi un 1-4-3-3 con Danilo in coppia con Kalulu in difesa, Locatelli vertice basso del centrocampo e Mckennie insieme a Fagioli mezz’ali. Fascia sinistra formata dall’inedita accoppiata Cabal-Weah, a destra Cambiaso con Conceição. Vlhaovic al centro dell’attacco.

In fase di non possesso la Juve si dispone in maniera tale di schermare il passaggio diretto sulle due punte Lautaro e Thuram, giocata che i nerazzurri cercano spesso e con ottimi risultati. Anche sulla corsia di destra la coppia Cambiaso-Conceição limita bene Bastoni e Di Marco.

Dove soffre di più la Juventus è a sinistra, dove le rotazioni tra Pavard, Barella e Dumfries mettono in crisi i bianconeri. Da li parte l’azione che porterà al primo penalty. Con Cabal in pressione su Dumfries, Fagioli e Weah non seguono il movimento di Pavard che fa partire il cross da cui scaturisce lo sciagurato rigore di Danilo. Anche il pareggio del 2-2 è frutto di una disattenzione. Mckennie perde la marcatura di Mkhitaryan dopo un lungo possesso dei nerazzurri, l’armeno conduce palla e scambia con Thuram. Sul francese Danilo e troppo leggero nella marcatura, favorendo lo scambio con Mkhitaryan che si incunea in area e piazza all’angolo destro di Di Gregorio. 

Nella fase di possesso la Juve cerca di concentrare con il palleggio spesso l’azione sul lato destro portando all’uno contro uno Conceição per portarlo a puntare l’uomo oppure per cambiare gioco e servire Weah o Cabal, che mette un cioccolatino sui piedi di Mckennie che fornisce l’assist a Vlahovic. L’americano peró non cerca l’ampiezza, ma si accentra, per due motivi: far stringere dentro il campo Dumfries e Pavard e provare a sfruttare il piede invertito sulla corsia. Il gol del 2-1 premia il suo movimento ad occupare l’area di rigore segnando grazie all’assist di Conceição. Nell’azione che porta al rigore del 3-2 lo stesso Weah si fa rubare palla da Dumfries, e qui la difesa bianconera commette un errore che favorisce l’azione dei nerazzurri. I due centrali di difesa sono troppo distanti dalle due punte nerazzurre nella marcatura preventiva, il pallone recuperato dall’esterno olandese arriva a Lautaro Martinez che ha tanto tempo e spazio per girarsi e far partire l’azione che porterà allo scomposto fallo di Kalulu in area. Dopo aver subito nella ripresa la rete del 4-2 da calcio d’angolo Motta mette dentro Savona e Yildiz per Fagioli e Weah,  con Cambiaso che passa nella posizione di interno destro di centrocampo. Dopo 5 minuti di sbandamento totale, dal 65’ al 70’, dove la Juventus rischia di capitolare con l’Inter che calcia 6 volte in porta, i bianconeri trovano la giocata che cambia l’inerzia del match. Su un fallo laterale da destra, con una giocata di grande qualità tecnica, Cambiaso e Conceição riescono ad uscire dal pressing ultra offensivo dell’Inter aprendo il campo per Mckennie che serve sul lato opposto Yildiz. Il turco poi fa tutto bene nella conduzione palla fino a calciare un diagonale rasoterra perfetto su cui Sommer non può nulla. Il gol del 4-4 arriva su una bella costruzione bianconera ma su tre gravi errori dei nerazzurri. Locatelli si abbassa per impostare e da un pallone in verticale  a Cabal che si accentra in mezzo al campo, Frattesi esce completamente fuori tempo e permette al colombiano di avanzare. Nello sviluppo dell’azione il pallone arriva a Conceição sulla destra che crossa in mezzo. La difesa dell’inter si schiaccia tutta verso il centro dimenticandosi completamente di Yildiz che arriva dal lato opposto lasciato completamente solo. Il turco controlla e calcia, La conclusione non è irresistibile ma Sommer sbaglia l’intervento e regala il pareggio alla Vecchia Signora. 

Una partita così non si vedeva da tempo in  serie A. Tantomeno in un big match come il derby d’Italia. La Juventus deve ripartire dalle “meraviglie” mostrate a San Siro, mettendo da parte gli “orrori”. Perché domani c’è subito il Parma nel turno infrasettimanale. E con il Napoli che sembra un rullo compressore, perdere altri punti per strada vorrebbe dire compromettere seriamente la corsa al primo posto della classifica.