Allegri: "Dobbiamo fare i 40 punti per la salvezza. Vlahovic è diventato più agile, ma mi è difficile lasciare fuori Kean. Tridente? È un'ipotesi"
È arrivato il momento di dare continuità alla vittoria, ottenuta contro la Lazio nei quarti di Coppa Italia. Questo è l'obiettivo della Juventus, che, domani, martedì, 7 febbraio 2023, verrà ospitata dalla Salernitana alle ore 20:45. La gara dell'Arechi può essere la gara dell'ennesima svolta di una stagione improvvisamente complicatasi. Lo sa benissimo tutto l'ambiente bianconero, segnatamente Massimiliano Allegri, di cui noi, di Bianconera News, riprenderemo il LIVE testuale del suo incontro con la stampa, fissato per la 14:15. Di seguito, proponiamo il contenuto integrale della conferenza.
Quale sono le insidie della partita di domani? Si aspetta una gara equilibrata?
"La partita di domani è complicata, perchè la Salernitana è molto spinta dai suoi tifosi. Nicola sta facendo bene, vincendo l'ultima partita a Lecce. La partita di domani sarà difficile, come tutte del resto, e l'importante è mettersi alla pari loro. Domani, vedendo la classifica, è uno scontro diretto".
Sono tutti a disposizione? Dietro giocano Gatti o Rugani?
"A parte Bonucci, che ha influenza, la situazione di Pogba non è cambiata, Paredes ha un fastidio alla zampa d'oca. Il resto è a disposizione, tranne Kaio Jorge".
Come sta De Sciglio dopo i fischi dell'ultima partita e gli insulti e le minacce, ricevuti via social dopo la testimonianze rilasciate?
"De Sciglio sta bene fisicamente ed emotivamente: da questo punto di vista, è tranquillo. È un giocatore della Juventus e, in quanto tale, è importante. Inoltre, è un ragazzo serio e professionale. I social? È uno schermo dietro il quale si nascondono migliaia e migliaia di persone, in modo anche brutto. Bisogna accettare quello che si dice, ma non bisogna dare importanza".
Quando è ipotizzabile il rientro di Bonucci?
"L'influenza lo ha un pochino fermato, poi valuteremo il suo rientro. Abbiamo bisogno anche di lui, perchè, da qui fino alla fine della stagione, abbiamo tante partite. Intanto, bisogna cercare di andare avanti nelle coppe: giocheremo una semifinale di Coppa Italia, abbiamo il campionato e, poi, abbiamo l'Europa League".
Dopo la partita contro la Lazio, ha bisogno di ulteriori minuti nelle gambe o va gestito? È possibile ipotizzare un cambio di sistema per domani?
"Il cambio di sistema non avverrà. Non ho ancora deciso, ma credo che non ci sarà. Su Vlahovic, dico che sta bene: è diventato più agile e leggero rispetto a quando è arrivato. Ha solo bisogno di fare gol come tutte le punte. Tuttavia, in questo momento, anche Kean sta molto bene: lasciare fuori Kean mi è molto difficile, perchè sta diventando un giocatore importante rispetto all'anno scorso. È cresciuto molto da un punto di vista mentale e tecnico. Sono contento. Io faccio giocare i giocatori che mi fanno vincere".
Il primo obiettivo che vi date è il settimo posto?
"L'obiettivo è cercare di raggiungere quella che è dodicesima, perchè siamo tredicesimi. Per far questo bisogna fare risultato. Domani dobbiamo vincere, perchè nelle ultime tre abbiamo fatto solo un punto. Bisogna riprendere a camminare".
Il tridente con Chiesa, Di María e Vlahovic può essere schierato? Come sta Chiesa?
"Il tridente è un'ipotesi, perchè abbiamo tanti giocatori che rientrano da tante partite di inattività. Siccome domenica abbiamo la partita contro la Fiorentina e, poi, ci sono cambia all'interno della partita, devo gestire la situazione. Più giocatori tecnici abbiamo meglio. Per adottare questo sistema, tutti si devono adattare altrimenti non reggiamo. Chiesa? Sta bene".
Ha la sensazione che questa partita si giochi sul filo dell'orgoglio e che non sia più possibile gestire mentalmente le sfide?
"Bisogna lavorare per far sì che raggiungiamo chi ci sta davanti. Bisogna stare sempre bene, indipendentemente da questa situazione anomala: non abbiamo altra scelta, anche perchè ci sono stati tolti quindici punti".
Cosa c'è all'origine della crescita di Fagioli? C'è stata una maturazione sua di approccio agli allenamenti e alle partite?
"È cresciuto molto nel momento in cui mancavano tanti giocatori. Nel momento di grande di difficoltà,, in generale, i giovani hanno portano entusiasmo e tecnica. Fagioli e gli altri giovani hanno giocato tanto partite. Devono continuare così, perchè loro non possono che migliorare".
Avendo una rosa abituata a giocare per vincere trofei più che conquistare piazzamenti in campionato, pensa che saranno stimolati a giocare meglio le due coppe?
"Non si saprà se riavremo dei punti. Noi dobbiamo fare bene sul campo. Non ci sono alibi. Contro il Monza abbiamo fatto un brutto primo tempo, che abbiamo pagato a caro prezzo. Dobbiamo buttarci con la testa in campionato e fare bene anche lì, perchè non possiamo fare bene solo in coppa. Le cose sono collegate fra di loro. Non si può fare solo bene da una parte e male da un'altra".
Quando lei dice che domani è uno scontro diretto per la salvezza, è un modo per responsabilizzare la squadra e per farle capire che tipo di obiettivo le spetti?
"È un obiettivo. La Salernitana è dietro di noi di soli due punti. Questa gara è un obiettivo da portare a casa. In questo periodo dobbiamo allenarci, migliorandoci sempre sia difensivamente che offensivamente. Non abbiamo altra scelta".
A livello psicologico è riuscito a trasmettere questa dimensione alla squadra, che è abituata a lottare per altri obiettivi?
"C'è un dato di fatto: ci sono stati 15 punti, per cui ne abbiamo 23. Non possiamo scappare. Noi dobbiamo raggiungere i 40 punti della salvezza, anche se mi viene da ridere. Dobbiamo darci dei mini obiettivi e dare il meglio negli allenamenti. Così facendo, vinceremo delle partite. Questo lo dobbiamo fare, perchè ci aiuta a tenere alta l'attenzione per quando giocheremo in Europa League, visto che in Coppa Italia si tornerà a giocare ad aprile".
Nicolussi Caviglia ha raggiunto la Serie A da qualche settimana e domani sarò un vostro avversario. Commenti?
"Nicolussi Caviglia è stato operato al crociato e non riusciva a rientrare. Siccome è un ragazzo caratteriale, oltre che essere bravo a giocare a calcio, sta dimostrando il suo valore. Di ciò sono molto contento. Questa è la dimostrazione che la Juventus ha lavorato molto bene nel settore giovanile, perchè ci sono tanti giocatori come Hans, De Winter, Ranocchia, Rovella, Iling-Junior, Miretti, Fagioli, Soulé, Barrenechea, che ha giocato con noi, Barbieri, Huijsen, che è un 2005 militante nell'Under 23. Ci sono dei ragazzi tanti 2005 e 2006, che gratificano il lavoro della Juventus. È normale che vadano messi piano piano. È possibile che, tra cinque anni, questi giocatori facciano parte in pianta stabile della Juventus. Ciò sarebbe un grossissimo risultato, perchè l'Under 23 è una vecchia Serie C, dove i ragazzi hanno un impatto diverso sulle partite, perchè c'è troppa differenza tra l'Under 23 e la Primavera. Dobbiamo riformare i campionati a partire dall'attività di base, ma questi sono problemi di chi è addetto alle riforme".
14:31 - FINE DELLA CONFERENZA STAMPA
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Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178