Una Juve deprimente cade in casa contro l’Udinese
Una sconfitta avvilente, sconsolante, demoralizzante. E si potrebbero usare tanti alti aggettivi, magari una sfilza, ma non cambierebbero lo stato delle cose orrende a cui abbiamo assistito questa sera. Una squadra pessima sin dall’inizio gara, con un primo tempo marchiato a fuoco da una Juve scoraggiante: zero incisività sotto porta nonostante un paio di chance da gol di Milik, poi le abituali, consuete, e tristi imprecisioni nei passaggi, le carenze tecniche in fase d’appoggio e costruzione, una lentezza nella manovra irritante, lo sviluppo gioco senza una palla pulita negli attacchi da portare agli avversari, il tutto condito da giocate pretenziose e, assente ingiustificato, la cattiveria agonistica mancante. Mettiamoci anche il gol del vantaggio friulano davvero regalato e il quadro della prima frazione di gioco, purtroppo, è completo. Juventus sotto in casa contro l’Udinese, Juve che doveva cercare di raddrizzare la sorte, la partita. Il secondo tempo, come prevedibile, è diventato un match ad una porta unica, Madama che spinge, prova l’assalto, ma la verità cristallina è che gli attacchi, lancia in resta, non hanno prodotto nulla di nulla verso la porta dei friulani, solo possesso palla sterile, tentativi infruttuosi, e nessuna occasione nitida creata per arrivare almeno al pareggio.
Nessuna lucidità di pensiero, nessun uomo a saltare il diretto avversario, nessuna scintilla creativa, nessuna idea per aggirare il blocco difensivo della squadra di Cioffi. Una performance sconsolante anche nelle prestazioni individuali, con pochi uomini ad attaccare l’area, gli spazi, nessun giocatore a provare il tiro, nessuno capace di scatenare un piccolo tsunami tecnico sulle fasce, per tentare disperatamente di sovvertire l’inflessibile e ineluttabile clessidra dei minuti che, impietosamente, trascorrevano, portandosi dietro il nulla di fatto in ogni zona del campo. Si potrebbero cercare mille giri di parole ma non possono esistere giustificazioni ad una prova e ad una sconfitta tale. Un tonfo tremendo, una caduta deprimente, desolante, avvilente, per una squadra che non è sembrata tale (svanito lo spirito e la forza mentale di un gruppo capace di reagire alle contrarietà fino alla gara contro l’Empoli) e una condotta di gara orribile, senza mai trovare uno spiraglio di luce, un ancòra a cui aggrapparsi.
Triste ma tutto vero, questa sera la Juve si è dimostrata sconsolante e letteralmente inguardabile. Una compagine, quella bianconera, che ha totalizzato la miseria di un punto in 3 partite, contro Empoli, Inter e Udinese, e che è uscita sconfitta per la prima volta in stagione dallo Stadium. Serata nefasta e scioccante che deve dare una sveglia immediata a tutti, a partire dall’allenatore fino ad arrivare ai giocatori che vanno in campo, fino all’ultimo uomo dello staff: contro l’Udinese è mancato tutto, compresa la forza fisica e il dominio sulle seconde palle che innesca la lucidità e la voglia spumeggiante di lottare fino al ’95. Una Juventus che deve risollevarsi in fretta e subito nonostante il momento brutto e oscuro, ci sono ancora tanti punti da conquistare per raggiungere gli obiettivi prefissati: ora la necessità è resettare le ultime tre gare in maniera rapidissima per cercare di ripartire. Altrimenti i guai potrebbero nascondersi dietro l’angolo come uno spettro perfettamente mimetizzato. Niente alibi, zero scuse, nel momento più difficile della stagione serve ritrovare, in fretta, benzina ed energie mentali per riprendere il cammino drasticamente interrotto.
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