La Juve lavora su tre profili per l’estate: serve qualità
Il Derby d’Italia perso ha deluso tutti i sostenitori di Madama, ma la Juve non può e non deve fermarsi. C’è ancora un’ampia porzione di stagione da affrontare e da giocarsi fino in fondo, con risultati e obiettivi da conseguire. In campionato c’è la necessità di rimanere avvinghiati lassù per infastidire il più possibile i nerazzurri, raggiungere la vitale zona Champions matematicamente, poi arriverà la Coppa Italia, con l’andata della semifinale in programma il 2 aprile allo Stadium, contro la Lazio. Oltre alla prestazione timorosa del primo tempo e poco efficace in generale, la sfida con i capoclassifica ha nuovamente sottolineato il fattore qualità in casa Juventus: per competere ad altissimi livelli serve incrementare il tasso qualitativo della rosa, migliorando in alcuni ruoli e ampliando il parco giocatori per la prossima stagione, anche in concomitanza con il probabile ritorno in Champions. Alla Juventus tutto ciò è argomento chiaro e ben specifico, con la società al lavoro con i due direttori. Le parole di Giuntoli, nel prepartita del Meazza, hanno rimarcato alcuni concetti chiave sia per il presente che per il futuro:
” L'obiettivo è tornare in equilibrio finanziario e tecnico, ci vorrà un po’. A gennaio non volevamo toccare certi equilibri, abbiamo colto opportunità con due ragazzi di valore e futuro: Djalò e Alcaraz sono appena arrivati, non so quando potranno dimostrare il loro valore, non abbiamo tutta questa fretta, li aspettiamo".
Insomma è tornata la Juve che lavora a fari spenti e mette nel mirino due colpi, che sono mere opportunità di mercato, li porta a casa, attentissima alla fattibilità dettata dai paletti finanziari inerenti i bilanci. Agendo in questo modo si brucia la concorrenza, avendo la possibilità di valutare accuratamente, sul campo, gli inserimenti delle nuove pedine in ottica attuale e dell’imminente futuro. Ma la dirigenza tutta sa bene che in estate servirà fare degli sforzi economici per arrivare a concretizzare almeno tre pedine in grado di colmare il gap attuale in campionato: sul taccuino tre sono i profili su cui sta lavorando il duo di direttori, Manna-Giuntoli, per rafforzare la squadra nella prossima finestra di mercato.
Felipe Anderson L’esterno della Lazio arriverà e sarà il primo acquisto per la prossima stagione; giocatore che piace a Giuntoli da parecchio tempo. Il brasiliano compirà 31 anni il prossimo 15 aprile e nonostante l’offerta di Lotito per il rinnovo, il ragazzo ha scelto di sposare la Juve, con cui dovrebbe firmare un triennale. Può giocare su entrambe le fasce e in questa stagione, grazie ad un rendimento elevato, ha anche ricoperto il ruolo di falso nueve, causa le assenze dei compagni di reparto. 31 gare sin qui disputate, 2 gol e 6 assist, il brasiliano è una pedina che può fare parecchio comodo alla Vecchia Signora sulle corsie esterne: mancano alcuni dettagli da mettere su carta, poi diverrà il primo acquisto in chiave estiva.
Riccardo Calafiori La Juve segue con grande attenzione l’esterno mancino del Bologna, che con Thiago Motta sta brillando di luce fortissima. E’ una delle vere rivelazioni del team felsineo di questa annata, può essere impiegato nel ruolo naturale di terzino mancino o da centrale difensivo sinistro, come sta accadendo attualmente. L’ex romanista, 21 anni, ne compirà 22 il 19 maggio, è arrivato in estate nella città delle Due Torri per 4 milioni dal Basilea, e viste le sue eccellenti prestazioni, il prezzo del cartellino è destinato a salire di molto. La Juve lo segue da vicino, cosa accaduta già in passato, ritenendolo una pedina di ottima prospettiva, in linea con la nuova filosofia societaria, che ricerca giovani di talento pronti subito e per di più italiani.
Teun Koopmeiners Non è una novità che l’olandese sia ritenuto l’elemento giusto per far svoltare la mediana bianconera, un pallino di Giuntoli da sempre, con il direttore sportivo che cercò di portarlo con sé, a più riprese, già quando lavorava a Napoli. Il centrocampista dell’Atalanta è entrato definitivamente nei radar del grande calcio che conta, tanti club importanti lo seguono, con la Juventus che non può e non vuole partecipare ad aste. 26 anni a fine mese, Koopmeiners è nel pieno della maturità calcistica: giocatore di grande qualità, innumerevole sostanza, tiro, corsa e in questa stagione si è messo anche a segnare con regolarità, ben 7 gol ad oggi. Lui è il profilo ideale ricercato per fortificare la mediana bianconera, la dirigenza di Madama vuole trovare un’intesa prima che si scateni il "pandemonio mercataro" per il cartellino, valutato almeno 40 milioni. Giocare d’anticipo sarà la mossa fondamentale per cercare di accaparrarsi un campione che serve come l’aria per costruire una Juve già forte, ma bisognosa di un corposo potenziamento, all'insegna della qualità in mezzo al campo.
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