Squadra ancora incompleta e tifosi giustamente preoccupati 

Squadra ancora incompleta e tifosi giustamente preoccupati TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 12 agosto 2024, 22:19Editoriale
di Antonio Paolino
Ad una settimana dall'inizio del campionato quattro amichevoli, due sconfitte senza segnare, un pari e una sola vittoria con la Next Gen

Cosa resta delle quattro amichevoli giocate nell'unico mese che è trascorso tra l'insediamento di mister Motta e la partita con l'Atletico Madrid? Una prima risposta di pancia evidenzierebbe che resta tanto da fare, considerata l'evidente fragilità con cui è stata costruita la squadra. Provando invece a dare una risposta di cuore, verrebbe da dire che dopo una rivoluzione, e tanti mal di pancia non ancora smaltiti, i tempi per intravedere i frutti sono necessariamente più lunghi rispetto alle speranze. Sta di fatto che ad una settimana esatta dall'esordio in campionato, la preoccupazione è elevata e i mugugni, normalmente ingiustificati, questa volta trovano consensi un po' ovunque: dai salotti televisivi a quelli altrettanto intransigenti di casa nostra. 

Patto - Il patto che dovrebbe mettere tutti d'accordo sarebbe quello di credere nel progetto e nei suoi protagonisti. E soprattutto anche nei tempi. A me sembra invece che dopo Allegri – auguri per i suoi 57 anni compiuti ieri chissà in quale oasi tranquilla – il dito indice sia stato puntato troppo velocemente all'indirizzo di Giuntoli. Pensare che potesse risolvere una situazione ingarbugliata almeno da un paio di anni, in poco tempo e senza errori, è la dimostrazione di quanto non ci sia voglia e spazio per ragionamenti sostenibili anche solo dal punto di vista economico. Metà del problema è l'amalgama del gruppo, troppo inesperto per poter risultare da subito competitivo come si vorrebbe. Mentre l'altra metà è riconducibile alla volontà del club di perseguire una strada completamente diversa dal passato – non solo quello più recente - per affermare il proprio valore: non più spese pazze, ma scelte oculate, sostenibili e votate alla valorizzazione di quei giocatori del proprio settore giovanile scelti (e poi davvero utilizzati) dall'allenatore. A questa squadra mancano ancora tante cose. Nell'ordine: dal trequartista (Koopmeiners) che si sperava di poter far arrivare a Torino molto prima e che sposterebbe parecchio gli equilibri del gioco propositivo di Motta, fino ad un attaccante con caratteristiche complementari e quindi diverse rispetto a Vlahovic. Le necessità non sarebbero solo due, ma tutto e subito non si riuscirà ad ottenerlo. Sempre che Motta non sbotti prima del 30 agosto dimostrandoci quanto sia o meno “aziendalista” rispetto al suo predecessore.