Sognare,immaginare e concretizzare. Nasce una nuova Juventus che ha bisogno però di punti fermi. Anche del passato

Sognare,immaginare e concretizzare. Nasce una nuova Juventus che ha bisogno però di punti fermi. Anche del passatoTUTTOmercatoWEB.com
martedì 18 giugno 2024, 10:17Editoriale
di Alessandro Santarelli

Il tempo dei sogni e dei desideri. Giusto cosi, dopo qualche anno il mercato torna ad essere affascinante anche per il tifoso juventino. Non tutto si concretizzerà, non tutte le trattative si trasformeranno in firme e presentazioni, ma già immaginare è una prima vittoria. Le basi per la nuova Juventus sono interessanti con le due parole d’ordine, competitività e sostenibilità che andranno di pari passo. L’annuncio di Motta ha inserito il primo tassello, un tassello inseguito già dal lontano gennaio, il che dimostra come Giuntoli abbia le idee chiare e voglia tenere, nel limite del possibile, la barra dritta.

Secondo tassello, quello più delicato e importante, ricostruire il reparto mediano. Ricostruire quasi da zero, con l’inserimento di elementi di qualità per dare un volto nuovo alla squadra. Resteranno Locatelli e Fagioli, il primo gravato di minori responsabilità, ma con una buona esperienza alle spalle e con la fiducia di Motta da conquistare, il secondo desideroso di iniziare il secondo tempo della sua giovane carriera. Da definire la situazione di Rabiot, che al momento è sul mercato da svincolato. Raggiungere un accordo sarebbe importante, sfruttando le agevolazioni del decreto crescita. "Cavallo Pazzo “ non ha entusiasmato in questi anni, ma ha dalla sua un “ motore” diverso, una conoscenza della Juve fondamentale anche per aiutare i nuovi ad inserirsi e resta pur sempre il titolare della nazionale francese.

Tutte le rivoluzioni hanno bisogno di alcuni punti fermi, lo stesso vale per una squadra chiamata ad un’opera di rinnovamento non totale ma notevole. Al resto penserà l’accoppiata Giuntoli Motta. Thiago, è un allenatore giovane e moderno, non legato a scuole di pensiero filosofiche, ma alla concretezza e solidità. Il suo Bologna dei miracoli si è basato su principi interessanti e simili a quelli di una grande squadra, soprattutto quando il risultato Champions è divenuto qualcosa di più di una suggestione.

Motta ha saputo vincere di “ corto muso” lavorando su una difesa granitica , speculando qualche volta sul risultato. Ha saputo chiedere sacrifici ai suoi giocatori, tutti per uno uno per tutti, quel concetto cosi caro a Giuntoli. Ma lo ha fatto con idee di gioco interessanti, valorizzando gli elementi della rosa, tirando fuori da ognuno di loro il meglio. Il “ fenomeno “ Zirkzee è la fotografia migliore. Non ha “ sfondato “ le reti, 11 gol all’attivo, ma ha lavorato per la squadra, sfruttando la sua classe e il suo dare del “ tu”al pallone.

Non ci saranno “ eletti” ma ognuno dovrà guadagnarsi il posto da titolare, detto che la spina dorsale della squadra verrà individuata e mantenuta. A partire dalla scelta del portiere. Se Tek partirà, dovrà essere chiaro sin da subito chi tra Di Gregorio e Perin sarà il titolare, per non creare pericolose concorrenze interne in un ruolo molto delicato.

Il campionato è appena finito ma…la voglia di veder nascere questa nuova Juventus è davvero molta.