Per chiudere il cerchio entro luglio a Giuntoli servirà un'impresa

Per chiudere il cerchio entro luglio a Giuntoli servirà un'impresa
giovedì 18 luglio 2024, 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Tante operazioni ancora da fare in entrata e in uscita, Motta vorrebbe avere la rosa al completo per le ultime due settimane di lavoro ma...

Cristiano Giuntoli e Thiago Motta hanno le idee molto chiare (e non hanno mai litigato fin qui, checché ne dica qualcuno). Il lavoro del Football Director e dell’allenatore della Juventus prosegue in totale sintonia, anche se inevitabilmente ci sono dinamiche che durane sessioni di mercato, soprattutto quando si deve rendere la squadra sostenibile, che non si possono controllare del tutto. Barrenechea pare fosse uno dei profili che il tecnico italo-brasiliano avrebbe volentieri allenato, così come non gli dispiacerebbe affatto tenersi Soulé, eppure per arrivare ad alcuni obiettivi con lui stesso concordati e garantire soprattutto la continuità aziendale imposta dall’alto, si adeguerà.

Niente, insomma, che già non sapesse prima di firmare con la Juve, ragion per cui le voci circolate nei giorni scorsi, relative a un Motta furioso, si possono relegare rapidamente alla categoria fuffa. Che poi il nuovo tecnico bianconero voglia avere il quadro completo della prima squadra al più presto è altresì un dato di fatto. E anche in questo è sulla sua stessa lunghezza d’onda Giuntoli, che sta lavorando per cercare di mantenere la deadline di fine luglio.

Dal 20 al 26 la Vecchia Signora sarà presso il quartier generale di Adidas a Norimberga e al ritorno non ci sarà molto spazio per telenovele o separazioni in casa. Al momento la Juve è un cantiere aperto con tante cose da fare per consentire a Motta di avere almeno 2 settimane a disposizione con la nuova rosa per preparare la gara contro il Como. Tanto per dire, mancano ancora all’appello 9 nazionali, visto che Fagioli è rientrato in anticipo e Vlahovic lo farà nelle prossime ore. Di questi (Szczesny, per esempio), non tutti rimarranno, anzi andranno ad ingrossare le fila di coloro i quali sono fuori dal progetto e si stanno allenando già a parte alla Continassa.

Diciamo che fin qui Motta ha potuto lavorare sulla condizione atletica, sulla tattica individuale e sulla tecnica individuale, ma sulla tattica collettiva puoi fare ben poco se hai a disposizione, di quella che sarà la rosa finale, solo i 3 portieri, Thuram, Locatelli e pochi altri. Sono tanti, troppi i nodi da scogliere nei prossimi 10 giorni per il Football Director bianconero, sia in entrata sia in uscita.

Non è un mistero che Koopmeiners sia la priorità, così come a ruota debba arrivare un centrale di difesa (su Todibo si è fiondato anche il West Ham, mentre Calafiori sembra parta in ritiro col Bologna). Al contempo, c’è da sciogliere il nodo relativo a Federico Chiesa, che sarà alla Continassa dopo il matrimonio del 20 luglio e si allenerà a parte mentre i compagni saranno in Germania. Tra gli altri rimarranno a Torino Arthur, De Sciglio e probabilmente Rugani, alle prese con un problemino fisico. Tutti elementi sulla lista dei partenti, così come Matias Soulé, Dean Huijsen, Filip Kostic, Arek Milik ecc.: soprattutto per il primo si cercherà un’accelerata, per evitare che parta per la Germania e debba poi rientrare per aggregarsi alla nuova destinazione (Leicester e Roma in pole, West Ham più indietro).

Senza contare che in entrata poi dovranno arrivare un centravanti di scorta e almeno due esterni (alti ovviamente, poiché Cabal al mimo può fare il terzino). Insomma, cantiere aperto e obiettivo fine luglio molto vicino. Davvero Giuntoli dovrà fare gli straordinari, altrimenti bisognerà accettare, senza inutili allarmismi, di rimanere una squadra in costruzione anche per il mese di agosto, con le prime giornate sostanzialmente utilizzate per accumulare minuti ed esperienza che non si sono messi insieme durante la preparazione.