Motta risponde presente. Lo sforzo adesso tocca alla società.

Motta risponde presente. Lo sforzo adesso tocca alla società. TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 21 agosto 2024, 16:08Editoriale
di Alessandro Santarelli

La serenità nel giocare a calcio. La sicurezza nel proporre e la condivisione di un progetto. Primi elementi che sembrano emergere dalla bella e non scontata vittoria contro il Como. Troppo presto per spingersi oltre, troppo poco per emettere giudizi seppur parziali. La prima uscita ufficiale della Juve però è piaciuta e non dobbiamo avere remore nel dirlo. Squadra giovane, sbarazzina, coraggiosa e decisa. Diretta da un allenatore che, come vi avevamo anticipato, non guarda in faccia nessuno, non rispetta le gerarchie se non quelle del campo, e che regalerà sorprese. Il percorso non sarà sempre cosi liscio, le difficoltà arriveranno, ma dobbiamo partire da qui, da questi elementi che piano piano plasmeranno la squadra.

Motta è tecnico coraggioso: Luiz non è al meglio? Parte dalla panchina, Danilo non si adatta ancora al nuovo ( vecchio) ruolo di terzino? Passa 90 minuti seduto e nel momento del bisogno entra Savona. Certo, i risultati poi fanno tutta la differenza del mondo, anche nel giudicare le scelte, ma avere le idee chiare è fondamentale soprattutto in un periodo di totale ricostruzione come quello che sta attraversando la Juventus. Poi attenzione i contrattempi sono dietro l’angolo. I primi due infortuni muscolari già minano una certa serenità, soprattutto quello di Thuram, e i ritardi del mercato fanno il resto.

Giuntoli sa che adesso deve accelerare, non solo per i problemi che terranno fuori sino alla sosta Weah e Thuram ,ma proprio perché questa squadra ha bisogno di collocare quelle pedine fondamentali che ancora mancano. Non tutte le avversarie saranno come il Como, il percorso  diverrà in salita e Motta ha tutto il diritto di affrontarlo con i tasselli giusti. Non si lamenta pubblicamente come il sig. Conte ( che non cambierà mai ) ma certamente attende con ansia i giocatori che almeno sulla carta possono far fare il salto di qualità alla rosa.

Perché per essere ambiziosi, non vincere ma provare a farlo, mancano almeno 4 titolari in ruoli chiave come gli esterni offensivi, il centrocampo e in difesa dove però Kalulu sembrerebbe aver sciolto le riserve. Al di la della qualità del giocatore, non il mio preferito, il segnale nei confronti di Danilo è chiaro: se vorrà mantenere un posto negli undici titolari servirà massimo impegno e disponibilità, altrimenti per lui la strada sarà in salita.

Motta sta facendo il proprio dovere con quello che ha a disposizione, anche con scelte forti e coraggiose ma la  marcia adesso la deve cambiare necessariamente la società, in ritardo su alcune operazioni che avrebbe dovuto aver già concluso. Trattare in Italia non è facile, aver a che fare con Percassi e Commisso ancora di meno: se ne ricordi Giuntoli quando inevitabilmente i signori di Firenze e Bergamo torneranno a bussare alla Continassa in cerca di giocatori. Ma adesso pensiamo al presente e ad una rosa da completare in meno di 10 giorni.

Ultimo appello ad una minima parte di tifosi, o pseudo tali, che ancora non riescono a liberarsi dai loro fantasmi del passato. L’aria in casa Juventus è finalmente cambiata, al di là di quelli che saranno i risultati. Di certi atteggiamenti, di certi deliri da social non ne abbiamo più bisogno. Anzi. Se per loro tifare Juve non è l’unica cosa che conta, ci facciano un piacere, quello di fare un passo indietro dal mondo bianconero, un mondo che decisamente non appartiene a  loro e dove troveranno sempre meno spazio.