Kalulu, ultimo arrivato di un mercato ricco di pedine poliedriche

Kalulu, ultimo arrivato di un mercato ricco di pedine poliedricheTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 23 agosto 2024, 00:00Editoriale
di Franco Leonetti
Un mercato in salsa bianconera che ha puntato su giocatori in grado di ricoprire più ruoli, questo il volere di Mister Motta

Il mercato in casa Juve, ovviamente, tiene banco. Un mercato che deve sprintare forte per completare una rosa scarna numericamente parlando e per rafforzare il roster di uomini a disposizione di Thiago Motta, bisognoso di almeno altre due figure chiave. Insomma, una settimana pienissima di lavoro e trattative per Giuntoli, per far sbarcare a Torino almeno due elementi, se non tre, che possano arricchire e dotare il neo Mister juventino, di armi adatte alle sue idee di gioco. Basta analizzare, con attenzione, tutti i nuovi acquisti in casa Juventus, per rendersi conto che ogni nuova pedina vestita di bianconero, corrisponde ad un identikit ben preciso, ovvero tutti rappresentano l'ideale calciatore duttile e poliforme, in grado di rivestire più ruoli e più impieghi sul terreno di gioco. K.Thuram e Douglas Luiz, per esempio, sono capaci di giostrare in tutti i ruoli di centrocampo, forse il brasiliano è meno adatto a presenziare sotto punta, ma è in grado di combattere a centrocampo e di fare la mezzala, impostando e suggerendo, così come il francese che nel suo bagaglio possiede incursioni, corsa e doti tecniche e fisiche che gli consentono di giocare alto e basso, a seconda delle indicazioni del Mister.

Il colombiano Cabal, giunto dal Verona, può ricoprire due ruoli, basso di sinistra come è stato impiegato nella gara d'esordio contro il Como, ma ugualmente può disimpegnarsi, con profitto, anche come centrale di difesa, chiaro che poi toccherà a Motta decidere la maggior resa e funzionalità del ragazzo per la squadra, cosiccome per tutti gli altri elementi sbarcati sotto la Mole. Lo stesso Di Gregorio è stato scelto perchè sa giocare molto bene con i piedi, dando l'abbrivio alla costruzione dal basso, oltre ad avere esplosività e abilità nel rettangolo di porta, una sorta di ritratto del portiere moderno al quale viene chiesto di sapersi destreggiare efficientemente tra i pali e nelle uscite alte e a valanga, ma che poi deve impostare ed essere propositivo con i piedi. Anche Pierre Kalulu non sfugge a questa logica mottiana, oltre ad essere un difensore rapido e veloce, anche lui può venir definito un jolly della retroguardia, che il campionato italiano ha scoperto quando militava nelle fila rossonere. Il suo arrivo alla corte di Madama, prestito oneroso con diritto di riscatto, è stato fortemente voluto per la sua abilità nel poter giocare in due ruoli: il transalpino nasce come esterno basso di destra e sa come consumare la fascia con percussioni importanti, ma parimenti ha imparato, molto bene, ad annullare le punte avversarie, agendo come difensore centrale in una retroguardia schierata a 4, insomma la pedina che serviva alla Juve di Thiago per completare il reparto. Ecco perchè Rugani, fresco di rinnovo di contratto un mese e mezzo fa, è approdato in prestito secco all'Ajax: Motta lo ha giudicato come elemento sacrificabile nel nome della poca funzionalità al nuovo abito che la Juve dovrà indossare. E di cui si sono viste le prime risultanze nell'esordio vincente in campionato.

Anche i due nomi papabili su cui ruotano le attuali e roventi trattative di mercato, veri e propri oggetti del desiderio, da parte di Giuntoli e Thiago, appartengono alla nutrita schiera dei giocatori duttili, impiegabili, in diverse situazioni di gioco. Nico Gonzalez, che la Juventus sta cercando di portare alla Continassa, rappresenta sì un esterno capace di creare superiorità numerica in corsia, ma quando entra dentro il campo, può svolgere mansioni da mezzala e aiutare sotto porta, visto che sa inquadrare il target avversario, oltre ad essere un buon specialista sui calci piazzati e anche rigorista. Koopmeiners poi, oltre ad essere una telenovela infinita di cui parlo dal mese di gennaio, incarna il prototipo del centrocampista moderno, in grado di fare da raccordo portentoso tra mediana e sottopunta, oltre ad essere un assistman pregiato, è un elemento che sa come andare a rete, 10 gol solo lo scorso anno in campionato. Chiaro che, in questo momento, mancando solamente sette giorni alla fine del mercato, il tifoso juventino si chieda quali possano essere gli eventuali piani b a riguardo del viola e dell'olandese, ma l'idea chiara e netta del binomio Giuntoli-Thiago è quella di arrivare a dama, portando a casa le prime scelte che rappresentano due vere chiavi di volta della nuova Juve. Una logica assolutamente da condividere, a patto però di non fallire gli obiettivi, mai così determinanti per infiammare la nuova pianificazione, ordita e pensata, dalla società bianconera. La speranza è che Gonzalez e Koopmeiners si possano presto aggiungere alle altre pedine poliedriche che sono già sbarcate sul pianeta Juventus, pronte a connotare in maniera totalmente diversa la stesura del gioco di Madama. Il tutto agli ordini di un Thiago Motta, che sa come far giostrare e ruotare tutti gli effettivi a disposizione, per raggiungere i suoi scopi.