Il Noi che prevale sull'Io. E i risultati si vedono. Ma il concetto lo devono applicare anche i tifosi.

Il Noi che prevale sull'Io. E i risultati si vedono. Ma il concetto lo devono applicare anche i tifosi.
martedì 27 agosto 2024, 16:09Editoriale
di Alessandro Santarelli

Siamo appena all’inizio, ma dopo tanti, troppi, bocconi amari buttati giù negli ultimi anni, mitigati dalla vittoria in Coppa Italia, godersi questa Juve è una bella e salutare boccata d’ossigeno che il popolo bianconero si merita. Punteggio pieno, sei gol fatti, zero subiti e appena un tiro in porta preso nelle due gare vinte con Como e Verona. Ma oltre al risultato, che resta sempre l’aspetto più importante, c’è una squadra, anzi un gruppo, dove non esistono prime donne ma tanti tasselli importanti che uniti danno vita al puzzle che ci auguriamo possa essere bello e brillante fino al termine della stagione-

E’ passato il concetto di Giuntoli: non conta l’io ma il noi. Ecco perché la Juventus della scorsa stagione è stata letteralmente spazzata via, ecco perché al di là delle vicende contrattuali, alcuni giocatori non hanno mai fatto parte di questo progetto. Giuntoli si è preso dei rischi, prima ha messo fuori rosa molti elementi e poi ha completato la squadra, ma il messaggio era netto e chiaro: il nuovo corso non è per tutti. Ne hanno fatto le spese anche giocatori che non hanno mai fatto volare una mosca, ma che evidentemente erano legati ad un passato che non poteva più convivere con il presente e il futuro.

Motta ha fatto il resto, far capire cioè che nessuno è indispensabile, che in campo andrà sempre chi sta meglio, e che non ci sono cognomi o gerarchie che tengano.  E i frutti al momento si vedono proprio sul campo. Squadra serena, grintosa, affamata e logica nelle varie fasi. I test probanti arriveranno, ma intanto si stanno gettando delle basi sulle quali costruire una stagione. Le scommesse Mbangulà e Savona, entrambe vinte, sono soltanto la punta di un iceberg sul quale Motta sta lavorando ogni giorno. Cosi come non deve sorprendere la doppia panchina iniziale di Luiz. Il brasiliano non è ancora al top della forma e dunque entra a gara iniziata, pronto però anche lui a dare un contributo fondamentale. E si torna cosi al concetto di gruppo, all’interno del quale adesso dovranno entrare con la giusta umiltà i nuovi acquisti, da Gonzalez a Conceicao, per finire con Koopmainers, la ciliegina sulla torta del mercato estivo.

L’ultimo sforzo, lo dovranno fare però i tifosi. La luna di miele con questo allenatore e con il nuovo corso della Juve, dovrà andare avanti con lo stesso entusiasmo delle ultime ore. Non tutto sarà semplice e il cielo non sarà sempre sereno, ma l’attaccamento e il supporto alla squadra mai come quest’anno non dovrà ( dovrebbe) mai mancare. Per questo mi viene da dire e scrivere che non dobbiamo essere tifosi di Giuntoli, Motta o compagnia varia, bensì della Juventus che deve essere coccolata supportata e appoggiata. Anche con delle critiche, ma sempre costruttive e mai preventive o distruttive. Concetto che può sembrare banale, ma che invece deve essere necessariamente rimarcato. Perché in una parte di tifoseria la notte dei lunghi coltelli, delle rivincite inutili e delle rivendicazioni sembra non passare mai. E questo toglie energie verso l’unica cosa che conta e cioè il bene della nostra amata Juventus.