Il brand Juve torna a correre

Il brand Juve torna a correre
giovedì 25 luglio 2024, 00:01Editoriale
di Mirko Nicolino
Presto l'annuncio dell'accordo con Prime Drinks e per il main sponsor è tutto fatto: nel frattempo, le maglie senza "toppa" volano

Manca ormai davvero poco – questione di giorni, al massimo qualche settimana – poi la Juventus ha avrà un nuovo main sponsor sul petto. Conclusa la lunga e comunque fruttuosa parentesi con Jeep, la Vecchia Signora si assocerà a un nuovo marchio straniero per un contratto a quanto pare breve. Non è conveniente, in questo momento storico della Juve, infatti, legarsi a lungo con uno sponsor, visto che l’immagine della società è in ricostruzione dopo l’ennesima puntata dell’ingiustizia sportiva.

Secondo quanto abbiamo avuto modo di riscontrare proprio in questi giorni, la società torinese otterrà dal nuovo main sponsor di maglia meno di 30 milioni di euro con possibili bonus. Siamo leggermente sopra le cifre pre Ronaldo, perché dobbiamo ricordare che fu proprio l’arrivo ci CR7 a far schizzare alle stelle la visibilità del marchio Juventus, portando a una rinegoziazione dei contratti in essere sia con Adidas sia con Jeep che furono letteralmente raddoppiati.

A chi storce il naso e parla di necessità di fare risultati sul campo per riavere sponsor che sborsino tanti soldi, la risposta semplice è data dai 9 anni in cui Madama dominava in Italia e arrivava anche due volte in finale di Champions League. Purtroppo i risultati del campo non sono l’unica variabile che traina il marchio (il Manchester United ne è un esempio lampante) e la Juventus paga anche il fatto di agire in un contesto, quello della Serie A, in cui la visibilità è tutt’altro che eccelsa da un bel po’ di anni.

In questo senso, bisogna fare i complimenti a Francesco Calvo e ai suoi collaboratori, perché in una situazione assai complicata, alla fine stanno portando a casa il risultato. E quello che sembrava essere (anche a chi scrive) un punto a sfavore, ovvero il presentarsi all’inizio del ritiro estivo senza un main sponsor, alla fine si è rivelato per certi versi un aspetto positivo. La vendita delle maglie, infatti, sta andando a gonfie vele, con scorte continuamente rimpinguate. La nuova divisa bianconera Adidas è bella, senza sponsor piace ancora di più e al resto ci sta pensando l’entusiasmo del nuovo corso Motta. Da qui alla stampa sul petto della toppa dello sponsor, le vendite continueranno a volare a conferma che non tutti i mali vengono per nuocere.

L’obiettivo, ovviamente, rimane quello di ritornare al totale di 100 milioni di valore di maglia tra sponsor tecnico, main sponsor, manica e retro. Un obiettivo che al momento sembra lontano, ma che può essere compensato dagli accordi con alcuni regional partner. Come Prime Drinks, l’azienda americana che produce una bibita molto in voga tra i giovani e che ha in Alisha Lehmann una delle proprie testimonial. Il fatto che brand di questo calibro (da poco associatosi ad Arsenal e Bayern Monaco) cerchino la Juventus, significa che il marchio della Vecchia Signora sta tornando a correre.

Insomma, una noce sola dentro un sacco non fa rumore, ma se riempi il sacco ogni giorno con una noce nuova, dopo qualche tempo ci sarà un bel frastuono. È la politica dei piccoli e lenti passi, quella che ha l’obiettivo di far riaprire un ciclo alla Juventus, possibilmente duraturo.