Giuntoli e Motta, la forza delle scelte e il coraggio di guardare avanti. La rivoluzione e il rischio legato al tempo

Giuntoli e Motta, la forza delle scelte e il coraggio di guardare avanti. La rivoluzione e il rischio legato al tempo TUTTOmercatoWEB.com
martedì 13 agosto 2024, 14:07Editoriale
di Alessandro Santarelli

Con un po' di fatica, con qualche passaggio a vuoto, normale quando si fa mercato per un  club inviso alla maggior parte dei competitor, e con un budget limitato, Giuntoli e i suoi collaboratori arriveranno a dama. Intendo il bersaglio grosso della sessione estiva e cioè Koopmainers. Non ci sono ancora le firme sia chiaro, ma stavolta tutto lascia pensare che la strada sia ormai in discesa. Ci si arriverà senza alcun sconto dell’Atalanta che alla fine si prenderà i 60 milioni che si era prefissata. Tanti? Troppi? Lo deciderà il campo, ma intanto Motta avrà a disposizione il giocatore che aveva da tempo messo al centro del suo progetto, quel tassello fondamentale per portare gol e mettere nelle migliori condizioni Vlahovic, apparso indietro anche nell’ultima amichevole.

Altra pedina che andrà in porto sarà Gonzalez, sempre al netto degli imprevisti all’ordine del giorno, elemento strategico nello scacchiere offensivo al capitolo esterni di attacco. La Fiorentina attende la chiusura dell’operazione Gudmundsson per liberare l’argentino che di fatto ha comunicato alla viola la sua volontà di essere ceduto. E piano piano il quadro comincia a delinearsi. Il fallimento dell’operazione Todibo è servito per far accellerare Giuntoli sulle mosse ritenute indispensabili,e a liberare gioco forza delle risorse economiche che erano state destinate al difensore.Certo, Kalulu può non accendere le fantasie, può far pensare addirittura alla quarta scelta, visto che dopo Calafiori e Todibo la Juve aveva provato anche, cosi raccontano gli esperti di mercato, con il difensore del Lipsia Simakan, ma intanto si è portato alla Continassa un giocatore eclettico, che sa fare sia il centrale che  l’esterno sul quale però pesa l’incognita della condizioni fisica. Lo scorso anno, il francese ha giocato appena 9 partite fermato da due gravissimi infortuni.

Ma qui arriviamo alla seconda e forse primaria riflessione. La società ha deciso di portare avanti una vera e propria rivoluzione, tagliando ogni ponte con il passato. Ha deciso di fare in una sessione di mercato quello che di solito si fa in due/ tre fasi. Non tutte le operazioni porteranno a Torino il piano A, lo stesso allenatore non verrà accontentato in ogni sua richiesta, ma quando si decide di operare in maniera cosi netta qualche passaggio a vuoto lo si deve mettere in preventivo. Sento dire, tanto per fare un esempio : non era meglio Rugani di Kalulu? Forse si, ma è la filosofia che è cambiata, il modo di ragionare, la strategia operativa. Indietro non si torna, la scelte e i rischi d’impresa sono stati presi. Ecco perché oggi dobbiamo guardare comunque con fiducia a quello che sta accadendo, ben consapevoli che nessuno ha la bacchetta magica, che Giuntoli non fa miracoli e che sbaglierà ( speriamo il meno possibile) e che Motta avrà bisogno di tempo.

Se la squadra avrà  in campo il coraggio che i dirigenti mostrano fuori ( prendendosi anche rischi importanti) sarà già un bel passo avanti verso un futuro degno dei colori che tanto amiamo. Senza dimenticare che il tempo andrà concesso a tutti, ma con la consapevolezza che lo stesso tempo sarà il peggior nemico dei principali attori in bianconero.