Bello di notte. A questa Juve manca la cattiveria in mezzo al campo. E non solo...
Dopo il pareggio di Bergamo che ha lasciato l'amaro in bocca ai tifosi bianconeri e non solo, torna l'appuntamento settimanale radiofonico con "Bello di Notte".
Che dire dell'ultima prestazione andata in scena contro la squadra di Gasperini domenica scorsa?
Veramente poco, da dimenticare in fretta, meno ci si ripensa e meglio è. Di buono infatti, mai come questa volta, portiamo a casa solamente il risultato perché uscire indenni contro l'Atalanta non è mai facile.Ma il modo in cui si è arrivati allo 0 a 0 finale lascia davvero perplessi, inermi, quasi disarmati.
Poche altre volte in passato abbiamo visto giocare la Juventus così, come una provinciale, salvata solamente dagli errori degli avversari e da un miracolo di Szczesny. Davvero poche. Ci fosse stato almeno un agonismo intenso dei bianconeri nella partita disputata avremmo quasi potuto dire almeno che la Juve se l'è giocata da "Toro", anche se a dire il vero negli ultimi anni si è perso molto anche del vecchio cuore granata...
Ed invece, soprattutto a centrocampo, la Vecchia Signora manca di malizia, di cattiveria agonistica. In questo momento che poi anche Rabiot non sta ripetendo le prestazioni dell'ultimo biennio manca davvero un faro lì in mezzo al campo, manca un leader.
Di questo, del derby, del magico scudetto vinto nel campionato 1976-1977 al termine di un duello "quasi western" con la Juventus Campione a 51 punti ed il Torino secondo classificato fermo a 50 e di tanto altro parleremo nel corso della puntata anche con graditi ospiti come il fenomenale imitatore David Pratelli, la giornalista Laura Maccioni ed il critico d'arte e giornalista Luca Beatrice.
Ospiti tutti rigorosamente in bianconero. Il colore più elegante della notte.
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Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178