Nesti: "Juve robusta in difesa ma fragile davanti. E una domanda sorge spontanea..."
Nel suo editoriale per Tuttomercatoweb, il giornalista Carlo Nesti è tornato sulla partita della Juventus in Champions League di ieri sera contro l'Aston Villa: "Ogni analisi non può prescindere da 2 considerazioni. 1) Mancavano 8 giocatori, c'erano appena 4 pedine di movimento in panchina, e si è aggiunto agli infortunati Savona. 2) Vlahovic, piaccia o no, è indispensabile, perché nessun 'finto nueve' (ne sono stati provati ben 5) può sostituire il terminale offensivo. Motta è stato molto onesto: 'Abbiamo fatto poco, e concesso meno'. E' la fotografia di una squadra robusta nella fase difensiva (in Italia, la migliore retroguardia, con il conforto dell'imbattibilità), ma fragile nella fase offensiva".
Ma ha aggiunto: "A proposito di questo aspetto, anche se non sono né Brera, né Arpino, concedetemi un neologismo. E' una squadra 'ruminante', dal verbo 'ruminare': 'masticare lentamente'. Perché insistere, soprattutto nei primi tempi, sul possesso palla articolato, lento, orizzontale, che concede agli avversari il lusso di schierarsi, in chiave di copertura? Cercando più rapidamente il lancio in profondità, o l'apertura sulle fasce, mal che vada, si perde la palla. Ma, intanto, tutti hanno il tempo di salire di 20 metri, in modo che, quando la formazione avversaria comincia l'impostazione, si è in tanti a pressare alti i portatori di palla. Il fatto strano è che Motta, in molte interviste, ha detto di chiedere ai suoi ragazzi la 'profondità'. Ma allora è lui a predicare quel tipo, contrario, di gioco, o è la squadra a interpretare, in modo anomalo, le disposizioni del tecnico? Mistero... almeno per me".
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