Juventus-Milan, serata negativa di Vlahovic ma la sostituzione ha abbassato il baricentro della squadra

Nel match di Supercoppa Italiana fra Juventus e Milan, terminato 2-1 per i rossoneri, uno dei momenti importanti della gara è stato il cambio di Dusan Vlahovic. La punta serba, dopo 65 minuti di gioco, è stato richiamato in panchina da Thiago Motta, lasciando il posto a Nico Gonzalez. Una decisione che ha sollevato dubbi, soprattutto considerando l'evoluzione della partita dopo la sua uscita.

La prestazione di Vlahovic: numeri e valutazione

Dusan Vlahovic non ha vissuto la sua serata migliore. Nei suoi 65 minuti in campo ha completato solo il 56% dei passaggi (dati SofaScore) e ha sprecato un'occasione importante, faticando a incidere sul piano realizzativo. Tuttavia, la sua presenza ha avuto un impatto tattico significativo: la sua fisicità e capacità di proteggere palla hanno aiutato la Juventus a mantenere alto il baricentro, offrendo un punto di riferimento nei lanci lunghi di Di Gregorio e permettendo alla squadra di gestirsi.

L'effetto della sostituzione: abbassamento del baricentro e crollo finale

Con l'uscita di Vlahovic e l'ingresso di Nico Gonzalez, la Juventus ha perso un riferimento centrale nel settore avanzato, finendo per abbassarsi eccessivamente. La scelta di puntare su Gonzalez, giocatore dalle caratteristiche tecniche diverse e meno fisico rispetto a Vlahovic, non ha consentito di mantenere la stessa pressione offensiva, facilitando il recupero del Milan. Il calo di intensità e l'assenza di un attaccante di peso hanno contribuito al ribaltamento del risultato.

Scelta tattica o errore di gestione?

Il tecnico della Juventus Thiago Motta ha probabilmente valutato la necessità di gestire Vlahovic dal punto di vista fisico, ma l'assenza di alternative offensive di ruolo ha evidenziato un problema di profondità nella rosa. L'infortunio di Milik e l'assenza di un centravanti di riserva sta pesando e non molto sulla gestione della partite.