Come mai da agosto ad oggi in casa non si vince più? Le pagelle (Sanfelici)

Come mai da agosto ad oggi in casa non si vince più? Le pagelle (Sanfelici)TUTTOmercatoWEB.com
Juventus
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di Luca Cimini

Juventus-Cagliari 1 a 1

DI GREGORIO  6  Sempre più impegnato a guardare la partita da… portoghese. Nel senso economico del termine, non per passaporto. Imbrocca la direzione del tiro di Marin dal dischetto, ma non è Tiramolla. Il palo gli dà una mano.

SAVONA  6  Pomeriggio di piccolo cabotaggio. Eccezion fatta per un pallone che gli viene negato in piena area con un intervento da dietro, ma Marinelli ha in tasca un vademecum che non contempla vantaggi alcuni per la Juve. (DANILO  S.V.  Una ventina di minuti in cui estrapolare una sola corsa in avanti e nulla più)

KALULU  7  Prima prestazione dell’era “senza Bremer” e prima volta da migliore in campo nel versante bianconero. Spietato nelle marcature, assai più veloce di Gleison nelle ripartenze. Una sicurezza per tutto il reparto. Che Ibra si sia sbagliato a tal punto da farsi allontanare? 

GATTI  6,5  Degno compagno di merende di Kalulu. Arcigno e deciso, si scambia soprattutto Gaetano e Luvumbo con il compagno di linea e non ce n’è. Un suo colpo di testa propizia il rigore che consente il vantaggio alla Juventus. Per la cronaca: trattasi del classico rigore da… V.A.R. che ai tempo del vero calcio, non si sArebbe sognato nessuno di concedere.

CAMBIASO  6  Parte laterale, finisce mezzala. Il costrutto però è di ordinaria amministrazione, senza sussulti e guizzi. Garantisce presenza e dedizione, ma l’acuto non c’è.

THURAM  5,5  Sta per arrivare l’autunno, che a Torino tende al fresco. A seguire sarà inverno, con il marchio della Val Padana. Quindi Thuram si porta avanti nella stagione ed indossa un bel paio di babbucce di lana, calde e comode, per giocare in souplesse, felpato felpato. (DOUGLAS LUIZ  5  Migliora il voto da Lipsia, ma di questo passo per arrivare alla sufficienza ha da mangiare tante pagnotte. La sostanza non cambia: un rigore concesso in Germania, un altro in casa. Per cortesia, non fate più entrare Douglas Luiz nella nostra area di rigore! La domanda sorge spontanea: questo giocatore sta capendo dove si trova e in che campionato sta giocando?)

LOCATELLI  6,5  La solita grande sostanza in mezzo al campo. In impostazione, in appoggio, in recupero, in rilancio. Ma gioca in piena solitudine, dato che non lo asseconda né Thuram, né Koop e  davanti impiegano troppo tempo a capirlo. Motta lo fa giocare un’ora, convinto che non possa durare oltre (McKENNIE  6  Altro lottatore concreto che si perde nell’estetica che va tanto di moda.)

FRANCISCO CONCEICAO  6,5  Lo spettacolo incarnato, per giustificare il prezzo del biglietto. Fa ammattire Obert, blocca Augello che non si fida di allontanarsi dal compagno in ambasce. Sarebbe il caso che non entri però in malo modo su Gaetano, perché con la giacchetta celeste di turno è giallo matematico. Se poi Obert mette una mano sulla spalla del folletto bianconero, lanciato in velocità in area e lo sbilancia, arriva il solito figuro celeste a sancire la simulazione. E giallo più giallo fa rosso. Marinelli è di Tivoli, provincia di Roma. Per puro caso alla ripresa ci sarà Juve – Lazio. Ogni riferimento è puramente casuale, non mi si fraintenda.  E Conceicao non ci sarà.

KOOPMEINERS  6  Prova a farsi concedere da Dusan la possibilità del tiro dal dischetto, ma il serbo non lo ascolta. Allora prova in proprio con un tiro che sorvola la traversa. Poi va alla ricerca della palla fino a sorprenderlo sulla linea dei difensori. Accusa un dolore al costato, conseguenza della battaglia di Champions e per precauzione si ferma negli spogliatoi (FAGIOLI  5,5  Bello da vedere, da ammirare, da immaginare. Peccato che la consistenza sia quella del Borotalco.)
MBANGULA  5,5  La cosa più evidente? Le treccine, un capolavoro di artigianato africano. Per il resto è un degno pretendente ad un posto nella prossima partita della Next Gen. Errore macroscopico l’averlo tenuto in campo fino al 77° (YILDIZ   S.V.  Deve entrare prima, molto prima e poi sperare in Eupalla. Nei minuti in cui resta in campo dimostra di avere qualche cartuccia da sparare, ma il rigore subito e l’espulsione patita tolgono tranquillità e serenità alla squadra e la frenesia che subentra non aiuta certo un talentuoso)

VLAHOVIC  5  Si comprende molto bene perché non conceda a Koop di segnare la sua prima rete juventina, seppure su rigore: se non segna su rigore, come potrebbe altrimenti? A porta vuota, col portiere a terra, nel più classico dei tap in? Ma nemmeno per sogno. E l’impressione che il tiro del 2 a 2 a Lipsia sia stato un insperato jolly pescato nel mazzo, prende consistenza. Ha due punti sulla coscienza e chissà se avrà occasione per restituirli. 

THIAGO MOTTA  6  Era alla prima vera prova circa il tema di giornata. Vale a dire, come regolare una piccola, in fondo alla classifica, rognosa e fresca, dopo un’impresa in terra straniera che ha fatto spendere profluvi di energie. Lo svolgimento è buono fino all’ultimo quarto d’ora di partita, quando servono forze fresche e soprattutto distruttrici del gioco altrui e non piuttosto costruttrici del proprio. Variazione sul tema di giornata: si stanno portando a casa 3 punti preziosi, allora non entra Douglas Luiz al posto di Thuram e al posto di Mbangula entra Cabal (desaparecido!) e non Yildiz. In campo insieme Fagioli Douglas e Yildiz sono un lusso che nemmeno in via Condotti si permettono. Ma il mister si vergogna di difendere il vantaggio, buttando la palla anche in tribuna. Roba da Trapattoni, Lippi, Capello, Allegri… tutti allenatori perdenti. Ora in classifica, oltre ai 2 punti contro la Roma, mancano anche altri 2 punti contro il Cagliari e la domanda finale è: a quando la seconda vittoria in casa, dopo quella contro il Como alla prima giornata? Perchè ho dato allora la sufficienza al mister? Perché credo in una qualche fulminazione, come sulla via di Damasco...

  Marco Edoardo SANFELICI