Calciopoli, Moratti: "C'è un aspetto che considero una sorpresa..."
Juventus-Inter è uno dei confronti più storici che il calcio italiano può vantare all'interno del proprio panorama. Questa gara mette a paragone due realtà, che hanno finito per far parlare di sé anche in una delle pagine più basse della storia del nostro movimento calcistico: Calciopoli. Questo scandalo ha tolto due scudetti ai bianconeri e ne ha dato uno ai nerazzurri. Scelta discutibile, visto che si parla di un tricolore su cui grava la spada di Damocle di una una prescrizione. Questa prescrizione di reato per violazione dell'articolo 1 e dell'articolo 6 del codice di Codice di Giustizia Sportiva pare non essere stata ben assimilata dall'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti. Intervistato da La Gazzetta di Parma, il vecchio numero uno nerazzurro ha parlato con toni velatamente accusatori nei confronti della Vecchia Signora, ma svela, al contempo, di essere rimasto sorpreso da un aspetto. Di seguito, proponiamo le sue parole:
"Calciopoli è un colpo al cuore per tutto il movimento, anni difficili per tutti, ma soprattutto per noi, privati di vittorie che avevamo meritato sul campo. Da quel periodo terribile ne uscimmo umiliati. In quegli anni vivemmo la sensazione di far parte di un gioco più grande di noi, dove tutto era deciso secondo regole delle quali eravamo all’oscuro. Partecipavamo al campionato, si può dire, per niente: una sensazione opprimente. Ma Calciopoli non è stata una sorpresa. La sorpresa era il muro di omertà che gran parte del calcio aveva costruito per anni intorno a questa vicenda".
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