Calcagno lancia l'allarme: "Mondiale per Club? Penso ai giocatori della Juve e dico questo"
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Dal 15 giugno al 13 luglio 2025 andrà di scena il nuovo Mondiale per Club, nuovo format ideato e concertato dalla FIFA. Questa competizione, però, non sembra riscontrare il gradimento di molte personalità del mondo del calcio. Tra coloro che manifestano la propria contrarietà all'imminente manifestazione iridata c'è anche il presidente dell'AIC, Umberto Calcagno. Queste sono le sue parole rilasciate ai microfoni di Tuttosport, che mette agli atti anche la conferma della volontà di ricorso da parte della Lega di Serie A .
"Non c'entrano solo la salute, che comunque tutela lo spettacolo, o gli infortuni. Un eccesso di offerta sposta le risorse sulle competizioni internazionali. Ma il tifo nasce nei campionati: se non li tuteleremo, si inaridirà anche la passione per i grandi tornei. Il ricorso è firmato anche dalle leghe, quindi dalla Serie A. Credo sia fondato: la Fifa non può organizzare un nuovo torneo senza sentire le parti coinvolte. Ma una sentenza ha vincitori e vinti: i problemi non si risolvono così. Mi auguro un percorso virtuoso, dove vincano tutti. Non si tratta di giocare o meno il mondiale, ma di concordarne modalità e periodo. Penso ai calciatori di Inter e Juventus: non ci sono più le stagioni… Gli allenatori non allenano più: preparano la gara successiva. Dobbiamo chiederci se 65 partite all'anno per i top siano la strada giusta".
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