Zazzaroni a RBN: “Motta segue la traccia di Guardiola. Conte juventino per eccellenza. Perché amo Allegri...”

Zazzaroni a RBN: “Motta segue la traccia di Guardiola. Conte juventino per eccellenza. Perché amo Allegri...”TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 11:07Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Ai microfoni di Radio Bianconera, il Direttore del Corriere dello Spèort ha parlato di Juve, del lavoro di Motta, di Conte e di tanti altri argomenti

Ivan Zazzaroni è intervenuto a Radio Bianconera, nel corso della trasmissione Rassegna Stramba. Tanti i temi trattati dal Direttore del Corriere dello Sport. In primis su Cambiaso, intervistato dal suo giornale: “E' un ragazzo molto intelligente, lo conosco dai tempi del Bologna. Mi è piaciuto ciò che ha detto su Allegri, gli vuole bene. Poi ha parlato di mottatte che sorprendono anche i giocatori. Andrea è  la sorpresa maggiore di questa nuova Juve. Lui non utilizza i videogiochi. E' concentrato sul calcio e per questo lo ammiro ”. Su Motta: “Per adesso non vedo nemmeno un briciolo di cambiamento, forse qualche sorrisino in più. Lo gratifica essere arrivato in bianconero, un top club e per questo è carico. Nessuno sa cosa scriva sul suo quadernino. Lui guardava molto le gare del City e del Liverpool. Un giorno Fenucci, ad del Bologna, sembrava quasi timoroso rispetto alla sua riservatezza. Grande professionista e diffidente. Mercato: “Non so se volesse tutti i giocatori arrivati. Per esempio Douglas Luiz, non lo vedo impiegato. Vedo l'utilizzo di tanti giovani, forse vuole farli crescere anche non essendoci la necessità. Se scegli Savona invece di Danilo, questa è una cosa molto mottiana. Non so se paghi alla lunga. Nel suo lavoro non entro. Nessuno vede il lavoro quotidiano di Motta, possiamo solo giudicare le partite. Lui non comunica , non lo ha fatto nemmeno con i dirigenti a Bologna.

Con la quadra invece ha un rapporto intimo. Mi aspettavo andasse alla Juve, anche se ha avuto momenti di sbandamento rispetto alla permanenza in rossoblu. Lui era molto cercato, ma aveva chiuso da tempo con i bianconeri”. Su Conte e Motta: “Conte vince subito, è lo juventino per eccellenza. Con lui ho un rapporto forte, credo sia il migliore della Serie A. Aggiunge e non toglie. Diffidente come Thiago, ma diversi. Sa lavorare come pochi sulle squadre e sulle società. Motta farà una grandissima carriera. Segue molto la traccia di Guardiola. Se entri in Champions metti a posto le questioni economiche, ma non amo parlare di fallimenti o rischi rispetto alla stagione di un allenatore. Per battere Allegri Thiago deve arrivare secondo e vincere la Coppa Italia, ma non faccio questi discorsi.  Lo scorso anno, secondo alcuni tifosi, ero juventino perché difendevo Max. Lo facevo perché condividevo le sue idee, mettendo in secondo piano l'amicizia. Comunque io sono sempre di parte. Inizialmente il mio riferimento era Mancini, poi abbiamo discusso perché mi ha detto una bugia. Baggio è stato il mio bambino storico, sono il suo biografo, poi Mourinho, il più grande di tutti e Ancelotti. Max lo adoro perché è bravo a capre il calcio, si fida delle sue intuizioni. Vive molto le emozioni dei giocatori, è leale, chiaro. Come calcio vuole vincere, senza badare all'estetica. Per me rappresenta il tipico allenatore professionista. Poi è un istintivo”. Su Yildiz: “Non è un esterno, ma un 10. Ha grandi numeri, ma non è ancora un grande giocatore”