Yildiz futuro simbolo della Juve, salvo proposte indecenti

La "ruleta" contro l'Empoli è solo la ciliegina sulla torta, Yildiz sta crescendo a vista d'occhio e la maglia della Juve non pesa più come all'inizio. Insomma, il giovane turco è presente e futuro dei bianconeri. Sicuramente è centrale nel progetto di Motta che salvo qualche panchina, lo ha schierato sempre, considerandolo un titolare a tutti gli effetti. Elemento non trascurabile, conoscendo ormai l'approccio del tecnico italo-brasiliano sulle scelte di formazione dettate dalla meritocrazia. Magari bisognerebbe definire il suo ruolo, avvicinarlo il più possibile alla porta e non tenerlo a ridosso della linea laterale. Nelle corde Yildiz ha il dribbling, il dialogo con i compagni di reparto e, all'occorrenza anche il tiro. Un giocatore che prende palla e crea sicuramente pericoli alle difese avversarie. Sono discorsi di natura tecnico/tattica, quindi di competenza dell'allenatore. Lecito ormai definire Yildiz un trascinatore della Juve, sicuramente tecnico. Lui però preferisce restare con i piedi per terra, segno di maturità, malgrado sia ancora molto giovane (a maggio compirà 20 anni). Queste le sue parole dopo la gara contro l'Empoli: "Non penso di essere un leader, io voglio semplicemente continuare ad aiutare la mia squadra, dando il meglio".

Niente voli pindarici dunque, bisogna crescere con gradualità, anche se nel calcio di oggi non c'è pazienza, si vuole tutto e subito. I tifosi sono ormai innamorati di Kenan e l'amicizia del turco con Del Piero apre ulteriormente il cuore a chi ipotizza un futuro simile a quello di Alex. Allo stesso tempo, però, c'è la paura di perdere questo gioiellino, nel caso in cui arrivasse una proposta importante. Il prolungamento del suo contratto fino al 2029 fa pensare ad altro, ma le vie del mercato sono infinite. Certo, se la Juve non si qualificasse per la prossima Champions League, dovrà vendere qualche pezzo pregiato e Kenan potrebbe essere in pole position. Ma di fronte ad un'offerta irrinunciabile, Yildiz potrebbe partire a prescindere, anche perché sarebbe una plusvalenza piena, visto che arrivò praticamente ragazzino alla Continassa, a parametro zero. Nel caso le big d'Europa sarebbero pronte all'assalto, vedi Psg, City e Chelsea. Nelle scorse settimane, Giuntoli ha incontrato la famiglia del ragazzo che ne gestisce la procura. E a Torino si è arrivato Mendes che a sua volta ha parlato con entrambe le parti. Il boss degli agenti funge anche da intermediario nei grandi affari. Indizio?