RB Lipsia-Juventus, 2-3: coraggio, grinta e tante idee

RB Lipsia-Juventus, 2-3: coraggio, grinta e tante ideeTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 16:51Primo piano
di Nerino Stravato
Gli spunti tattici del match della Redbull Arena tra Lipsia e Juventus analizzati per voi da BianconeraNews

Sono passate un po’ di ore dal fischio finale della prima trasferta stagionale in Champions, ma l’adrenalina scorre ancora copiosa nelle vene. Una partita stoica dei nostri ragazzi, che non hanno mai mollato, al netto di infortuni e decisioni arbitrali discutibili. Sarebbe riduttivo però parlare solo di una vittoria di carattere, perché il campo ci ha mostrato una Juventus con una identità di gioco bella e coraggiosa.
Lo schieramento tattico è lo stesso visto nella vittoriosa trasferta di Genova contro il Genoa. L'1-4-3-3 vede Cambiaso e Savona che prendono il posto di Rouhi e Danilo. Fagioli viene confermato in cabina di regia con Koopmeiners e McKennie mezze ali. Davanti viene proposto il tridente con Yildiz, Vlahović e Nico González.
Come nel secondo tempo di Marassi, in fase di possesso, la Juventus cerca di sfruttare le corsie laterali con la sovrapposizione costante dei terzini.
Fagioli cerca sempre di dare lo scarico a supporto dei portatori di palla
. La Juventus è molto alta: a differenza di Locatelli, il numero 21 lascia tanto campo alle spalle per cercare di essere più presente negli ultimi trenta metri. Questo porta vantaggi in fase di possesso: Koopmeiners e McKennie si alzano e, di conseguenza, spesso vanno a riempire gli spazi in zona di rifinitura e finalizzazione. L’altra faccia della medaglia sono, però, gli spazi che si lasciano in caso di ripartenza. Il primo gol di Sesko arriva proprio da un ribaltamento di fronte dei tedeschi: nella fattispecie, però, la responsabilità ricade su Cambiaso, che non segue il centravanti sloveno, in quanto probabilmente convinto che il pallone sul lancio di Openda fosse ormai destinato a fondo campo. La Juventus, però, non si scompone e dà una chiara risposta alla domanda che si sono posti in molti: come reagirà questa squadra la prima volta che passerà in svantaggio? Da grande squadra, viene da rispondere. Baricentro e pressione alta in fase di non possesso: i due centrali Gatti (che non ha fatto rimpiangere Bremer) e Kalulu giocano senza paura i duelli contro Sesko e Openda lontani dalla porta. In particolare va sottolineata la prova del francese.

Due suoi salvataggi sarebbero da mostrare a chi volesse intraprendere il ruolo da difensore. Timing e precisione sono praticamente perfetti su Musa prima e Openda poi. Il vero colpo di mercato di Giuntoli, viste le ultime prestazioni, è lui. Cambiaso tende a venire meno dentro il campo a fare gioco, lasciando occupare la posizione accanto a Fagioli a Koopmeiners o Mckennie. Proprio lui mette una bella palla sul primo palo che Dusan attacca da centravanti vero per il gol del pareggio. Ma Thiago Motta e i suoi ragazzi compiono il vero capolavoro dal minuto 65. Con l’uomo in meno e sotto di un gol, Thiago schiera McKennie terzino: con questa trovata, l'allenatore Italo-brasiliano rinuncia a Savona, per permettere a Perin di entrare, e a Yildiz a favore di Douglas Luiz. 1-4-3-2 in fase di possesso, cercando sempre l’aggressione alta e palleggiando senza paura nonostante l’uomo in meno. Questo porta i bianconeri a stare stretti per recuperare palla e attaccare la profondità velocemente. Tutto ciò si può vedere nel gol del 2-2: Vlahović recupera alto e scarica per Conceição. Servito in profondità, il serbo poi fa un gol a giro da fenomeno.
Il 2-3, invece, è figlio del coraggio e della fantasia. In 10 e a 9 minuti dalla fine, la Juventus sta alta, palleggiando con 5 uomini negli ultimi 25 metri e 3 in area di rigore.
La fantasia è del folletto portoghese, che, con una giocata che ha ricordato il Douglas Costa dei tempi migliori, manda in tilt Raum e insacca sul secondo palo.
La trasferta tedesca lascia negli occhi una delle più belle partite degli ultimi anni della Vecchia Signora.
Ma il tempo per festeggiare è già finito, da oggi si pensa al Cagliari, un avversario in ripresa e che non va sottovalutato. A maggior ragione adesso, momento di grande euforia da Champions per la Juve.