Platini: “Non conosco Motta come tecnico. Juve acquista grandi giocatori. Non torno...”

Platini: “Non conosco Motta come tecnico. Juve acquista grandi giocatori. Non torno...”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 3 giugno 2024, 12:50Primo piano
di Quintiliano Giampietro

Ospite della 19ª edizione della Golf Cup della fondazione Vialli e Mauro, Michel Platini ha parlato della Juventus, di Thiago Motta, di un possibile ruolo nella dirigenza bianconera e della Superlega. Su Thiago Motta: “Non lo conosco, è stato un buon giocatore. Quello che ha fatto al Bologna è stato bello visto da lontano. La Juve ha bisogno di soldi per fare acquisti importanti".

Rispetto ad un possibile futuro da consulente della Juve: "No, non voglio più stare in un club, non faccio parte di una società da quando ero vicepresidente del Nancy negli anni ‘90, non sono più allenatore da 40 anni, non sono calciatore da 45. Ci sono tante cose da fare per il bene del calcio, se trovo qualcuno che la pensa come me posso aiutarlo. La Vecchia Signora ha un posto nel mio cuore, ho vissuto 5 anni meravigliosi a Torino , ho fatto tanti gol, quindi la gente si ricorda di me. Io conosco i dirigenti di ieri e oggi, la loro preoccupazione è di fare sempre più denaro. Dunque faranno delle competizioni per guadagnare, io ho sempre avuto l’ambizione di fare le competizioni per dare un po’ di gioia al pubblico e quando tu fai belle competizione alla fine arrivano i soldi”

Capitolo Superlega: “Non si può non cambiare, è normale che arrivi una Superlega, se i giudici europei dicono che può arrivare si farà. Sono tanti anni che i club non vogliono più partecipare alle competizioni Uefa e vogliono organizzarsi le coppe da soli. Poi dire se piace o no non cambia niente, tanto si farà. La cosa positiva è che non sarà chiusa, se arriverà sarà con tre divisioni".

Un ricordo di Vialli: "Gianluca è stato sempre un ottimo ragazzo, tranne quando giocava a golf contro di me… quando l’ho conosciuto meglio l’ho valutato molto bene. Ha creato questa cosa con Massimo Mauro (la Fondazione Vialli e Mauro, ndr), ha lasciato qualcosa di bello nella sua vita. Mi fa piacere partecipare a ciò che ha lasciato, alla sua eredità".