Moggi a RBN: "Paparesta rinchiuso nello spogliatoio a Reggio Calabria? Su di lui ho fatto una battuta. Meani ha minacciato De Santis: vi svelo cosa ha detto"

Moggi a RBN: "Paparesta rinchiuso nello spogliatoio a Reggio Calabria? Su di lui ho fatto una battuta. Meani ha minacciato De Santis: vi svelo cosa ha detto"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 16 novembre 2022, 15:15Primo piano
di Matteo Barile

Luciano Moggi non smette di rivelare le sue Verità Nascoste a Radio Bianconera. L'ex dg della Juventus è intervenuto a "Cose di Calcio", mettendo a confronto l'episodio, che lo ha visto protagonista a Reggio Calabria con l'arbitro Paparesta in Reggina-Juventus, e l'intercettazione, che ha visto protagonista Meani con l'arbitro De Santis prima di Fiorentina-Milan. Secondo Moggi, il parallelismo tra queste due vicende non può essere equiparato in fatto di gravità, perchè la prima è stata smentita contrariamente a quanto fatto con la seconda. Queste sono le parole, che Moggi ha esternato nella trasmissione, condotta da Antonio Paolino:

SUI FATTI DI REGGIO CALABRIA - "Io ce l'avevo con Paparesta. Ce l'avevo con lui, che aveva dato retta in tutto e per tutto a un assistente, che è Cristiano Copelli. Questo assistente ha annullato un gol valido a Kapo e non aveva segnalato un rigore grosso come una casa all'arbitro. In questo momento, è indagato per grave truffa allo Stato per i "Gratta & Vinci" e per i quali ha subito una verifica dalla Guardia di Finanza. Tornando a Paparesta, posso dire di aver fatto una battuta. Ma se una battuta vuol significare un sequestro di persona, allora cosa dovremmo dire quando Meani telefona all'arbitro De Santis il giorno prima della partita Fiorentina-Milan, dicendogli: "Stai attento a non ammonire Nesta, perchè, se no ti ammazzano" Se la minaccia è quella che ho fatto io con una battuta, ditemi voi questa cosa poteva essere. Questa doveva essere considerata una minaccia a tutti gli effetti. Il discorso della chiusura di Paparesta negli spogliatoi di Reggio Calabria è stata smentita da Paparesta stesso, mentre quella di Meani no. E in quel Fiorentina-Milan c'è stato di tutto: un fallo da rigore di Pancaro su Pazzini, si sono menati a dismisura e non stati ammoniti". 

SU MEANI - "Questo qui è il Meani, che hanno fatto parlare su Calciopoli a History Channel. Era l'unico che non doveva parlare di queste cose, perchè è il maestro di quello che è stato imputato a noi e che faceva lui. Detto questo, quando parla del silenzio stampa, è vero: nell'intercettazione lui e l'arbitro si vantano, dicendo di averci fatto fare silenzio stampa. Meani parlava con tutti gli arbitri. Addirittura, posso dire che, a Rosetti, gli ha chiesto di espellere due giocatori del Siena in occasione di Lecce-Siena. Il motivo stava nell'indebolire i senesi in vista della gara seguente contro il Milan. E, infatti, Rosetti ha ammonito due calciatori bianconeri, che erano diffidati".

SULL'EVOLUZIONE DEL PROCESSO E SULLA POSSIBILITÀ PER LA JUVE DI RIAVERE INDIETRO LO SCUDETTO - "Io mi aspetto che la Corte Europea faccia luce su questi aspetti, perchè, se dovesse rivelarsi vero un fatto del genere, allora conviene chiederci a chi siamo in mano. Invito tutti quanti a dare quelle in cui ci sono io. Siccome io non ho mai chiesto favori né ai designatori, né agli arbitri, né ai dirigenti della Federazioni, le persone che mi accusano stiano zitte. Se la Juventus potrebbe riavere lo scudetto indietro? Questo non potrei mai dirlo anche perchè l'avvocato Zaccone ha difeso la Juventus in maniera impropria, ammettendo della colpe inesistenti. Il processo sportivo, infatti, dice un'altra cosa".