Kean: "A Torino ero precipitato nel buio. Astio per la Juve? No, perché..."
Moise Kean, la discesa e la rinascita. Il centravanti della Fiorentina è tornato a essere impattante e decisivo come ai tempi del PSG. Le sue 14 reti in 21 presenze sono la dimostrazione più lampante della nuova ascesa del classe 2000, il quale ha dovuto lasciare per la seconda volta in carriera la Juventus per ritrovarsi. La seconda parentesi bianconera non ha riservato grandissime soddisfazioni al giocatore di origini ivoriane, infatti. Nonostante le innumerevoli difficoltà, però, c'è grande senso di gratitudine nei confronti della Vecchia Signora. Questa sensazione è stata espressa ai microfoni del Corriere della Sera. Ecco le sue parole.
"A Torino ero precipitato nel buio. A Firenze sono tornato a rivedere le stelle. L’anno scorso gli infortuni hanno pesato tantissimo e mi hanno condizionato. Ho perso tante belle occasioni, compresa la possibilità di andare all’Atletico Madrid. È stato un anno difficile, soprattutto dal punto di vista mentale. Firenze mi ha fatto rinascere. L’ho scelta perché mi assomiglia, è ambiziosa come me. È anche per l’orgoglio della sua gente per i propri colori. Firenze è calda e passionale e ha avuto, nella sua storia, grandi attaccanti. Vlahovic mi ha incoraggiato. Se serbo astio nei confronti della Juventus? Nessun astio. Se non avessi scelto di andare alla Juve, oggi non sarei qui e non avrei fatto questo tipo di carriera".
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