Juve-PSV, gli ottavi di Champions League valgono doppio per i bianconeri

La Juve ha una doppia missione contro il PSV in Champions League: sportiva ed economico/finanziaria. Rispetto alla prima, in realtà andare tra le prime sedici sarebbe una specie di minimo sindacale, per riaccomodarsi nelle poltrone più prestigiose dell'Europa che conta, dopo la scorsa stagione di Purgatorio, complice l'ingiusta penalizzazione per la nota vicenda plusvalenze. In realtà la squadra di Motta ha avuto la possibilità di qualificarsi direttamente alla seconda fase, senza passare per lo spareggio. Dopo l'impresa con il City, tutto sembrava essere indirizzato alla svolta, invece sono arrivati il mesto pari contro il Bruges e addirittura la sconfitta casalinga con il Benfica che l'hanno relegata al ventesimo posto della classifica. Comunque sia, il PSV è diverso da quello battuto lo scorso settembre nella prima giornata di questa nuova Champions. Fermo restando che serve un'accelerata della Juve: i bianconeri sono reduci da due successi, ma in entrambi i casi la squadra ha dimostrato la sua lacuna maggiore, vale a dire la mancanza di identità. Sembra paradossale, ma c'è stata un'involuzione rispetto al processo di crescita dopo i buoni segnali dei primi mesi. 

La squadra di Motta per l'ennesima volta ha la possibilità di dare una sterzata al suo percorso e i risultati sul campo si riflettono inevitabilmente sul builancio societario. Finora sono stati incassati 61,4 milioni da questa Champions e sarebbero stati superiori se la Juve avesse ottenuto una migliore in classifica, ogni posizione che si sale corrisponde a 275mila euro in più. La prima fase ormai è andata. Ora bisogna puntare agli ottavi. Nel caso in cui venisse eliminato il PSV, la società incasserebbe 11 milioni. Non pochi in una fase storica come questa e soprattutto rispetto alla doppia missione di Giuntoli sostenibilità-competitività. A proposito, il 27 febbraio è in programma il CDA del club e si profila il segno positivo rispetto alla semestrale. L'ultima volta è accaduto nel periodo lug-dic 2018, nel primo anno di Ronaldo.