Buffon: "Non ho mai avuto la presunzione di essere il migliore. Lite a Cardiff? La verità è..."
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In occasione della presentazione del libro "Cadere e Rialzarsi", alle Ogr di Torino, ha parlato ai microfoni del direttore di TuttoJuve e voce di Radio Bianconera Claudio Zuliani l'ex portierone bianconero Gianluigi Buffon. Che è tornato anche sul suo passato da portiere: "Io il portiere più forte della storia del calcio? No, non me lo dico mai e non mi piace pensarlo, perché ho avuto tanti altri colleghi di un grandissimo livello e quindi avere la presunzione di essere stato il migliore è qualcosa che non mi appartiene - riporta TuttoJuve -. Sono stati sicuramente qualcuno che ha fatto qualcosa di importante nella storia del ruolo. Qui mi fermo”.
E sul suo modo di essere, in campo e nella vita, ha aggiunto: "Io sono uno a cui piace stare bene con la gente e mi è sempre piaciuto creare empatia e con le poche persone con cui non è scattato il feeling, ho sempre pensato fosse stata colpa mia. Non ritengo nessuno indegno o che debba essere insultato o deriso da me. La prima cosa che deve fare una persona è autocritica. Non ho mai parlato di vittimismo? Si questa è una mia peculiarità fin da quando sono bambino. Ho sempre preso le parti dei più deboli e di chi era in difficoltà. Mi sono sempre caricato di responsabilità e colpe che magari non erano nemmeno mie o non dovevano essere mie. Questo è il mio lato umano per poter performare meglio e dare il mio meglio".
Poi è tornato su quella fantomatica lite nello spogliatoio durante la finale di Cardiff: "Sono dei pettegolezzi che escono, quando bisogna dare al tifoso qualcuno, perchè dopo la partita è frustrato e non può accettare il fatto che si sia perso in una maniera brutta. Sicuramente non era nelle nostre corde perdere così queste partite. Quando bisogna trovare delle scuse per queste cose si dicono che sono successe certe cose e allora nasce il pettegolezzo che non sai da che bocca sia uscita. La verità di quella partita è che avevamo speso così tanto per stare al loro livello nel primo tempo che nel secondo tempo siamo crollati. Questa è la verità e la mia chiave di lettura visto che ero in campo. Non succede mai nulla nello spogliatoio? Delle volte può anche succedere, però il nostro spogliatoio era granitico con gente che si conosceva da tanti anni ci possono essere anche delle parole, ma resta un semplice scambio di opinione".
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