Juve dicci cosa vuoi fare da grande: così non si va da nessuna parte

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lunedì 30 dicembre 2024, 11:30Primo piano
di Quintiliano Giampietro
La Juve di Motta colleziona l'undicesimo pareggio in campionato, senza un cambio di tendenza il rischio di fallire l'obiettivo stagionale è concreto

Ci risiamo. Il successo di Monza aveva illuso chi pensava fosse arrivata una svolta per la Juve di Motta. La sfida contro la Fiorentina riporta alla luce i fantasmi stagionali, declinati con la pareggite. ormai una malattia calcistica, certificata a tutti gli effetti. Sulla ruota bianconera esce l'undicesima X in 18 giornate di campionato. Allarmante per una squadra la scorsa estate indicata come una di quelle in grado di lottare per lo scudetto. Ad un turno dal giro di boa,la vetta di Gasperini e Conte dista 9 punti. Solo tre invece la zona Champions League, quindi tutto ancora aperto. Ma serve un radicale cambio di marcia sotto il profilo dei risultati e delle prestazioni, altrimenti il rischio fallimento è concreto. Eppure contro la Viola la prova è stata tra le migliori della stagione, alla fine però conta il risultato e sotto questo aspetto non va. La Juve non è in grado di chiudere le gare anzitempo, una volta in vantaggio, finora è successo solo contro Como e Verona, all'alba del campionato. Peraltro, in cui sono arrivate due vittorie consecutive, è successo solo in un'altra occasione, contro Udinese e Torino. Poi montagne russe, con i bassi superiori agli alti.

Ci si chiede cosa voglia fare da grande questa Juve targata Motta. O meglio, è in grado di fare meglio rispetto al bilancio attuale? Sì, ma sono necessarie alcune condizioni. Intanto una squadra più definita sotto il profilo tattico. Cambiare spesso per esempio non aiuta il processo di crescita. La classica spina dorsale è fondamentale per ogni squadra. La tenuta mentale altro fattore determinante, come la mancanza di un leader. Com'è possibile che i bianconeri non riescano a tenere alta la concentrazione per tutti novanta minuti? Sono tanti i punti persi contro squadre oggettivamente più deboli e speriamo non siano fatali. Fino a qualche gara fa, sotto i riflettori c'era soprattutto una carenza della fase offensiva: possesso palla sempre oltre il 60%, ma sostanzialmente sterile. Nelle ultime uscite si è registrata anche una fragilità difensiva e questo è un elemento ancora più preoccupante. L'assenza di Bremer ovviamente incide e non poco, ma prendere due gol come quelli incassati contro al Fiorentina non è ammissibile a certi livelli. Posizionamento sbagliato e forse anche distrazione eccessiva. Poi lasciano a desidera anche alcuni cambi da parte di Motta. Spesso tardivi, qualche volta incomprensibili, come per esempio ieri Fagioli e Douglas Luiz a quattro minuti dalla fine. Così non va. fermo restando la Supercoppa, la Juve è attesa da un gennaio di fuoco. Serve un'inversione di tendenza rapida e decisa. Aiutata da un mercato in cui Giuntoli non può sbagliare.