Hiddink: "Il Psv domani potrà strappare al massimo un pareggio. Thiago costruisce squadre solide in questo modo..."
Guus Hiddink, ex allenatore del Psv, con cui ha vinto la Champions, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttosport alla vigilia del match di che andrà in scena domani allo Stadium tra la Juventus e gli olandesi.
"Juve motivata? La Juventus è chiamata a cancellare la brutta immagine internazionale in seguito alla squalifica di un anno dalle competizioni europee. Deve metterci la faccia. La squadra sarà motivatissima così come i suoi tifosi. La proprietà ha profondamente modificato l’organigramma societario e i quadri tecnici: dalla dirigenza all’allenatore e ai giocatori. Uno strappo col passato. Il PSV a sua volta deve riscattare l’ultima, negativa stagione internazionale. A fronte di una facile cavalcata in campionato con il Feyenoord giunto secondo a 7 punti di distanza e il Twente terzo a -22, viceversa in Champions League le “Gloeilampen” (ndr: Lampadine) hanno deluso fornendo pessime prestazioni contro Arsenal (4-0) e Siviglia (2-2 al Philips Stadion, pari del difensore Teze al 95’) mentre il Borussia Dortmund ne ha avuto agevolmente ragione agli ottavi con un complessivo 3-1: a Eindhoven 1-1 poi 2-0 in Germania".
"Pronostico? Il PSV è in testa a punteggio pieno in Eredivisie dopo 5 giornate con 20 gol segnati e tre subiti però non potrà disporre per infortunio del capocannoniere Lozano, 4 reti delle prime 4 partite. La Juventus è partita bene poi ha accusato una flessione con due 0-0 di fila che le hanno fatto perdere la vetta. Ma ripeto: un conto è il campionato, ben altro la Champions. Non sono un indovino, ma ipotizzo che i miei connazionali possano al massimo strappare un pareggio anche se nel calcio tutto è possibile. Il PSV in Europa gioca in modo un po’ “naïf”, all’attacco sì, ma con troppa innocenza, ingenuità. La scorsa stagione hanno pensato di poter ripetere in Champions League i successi in Eredivisie. Valutazione errata. Spero che gli errori passati servano a uscir bene dall’Allianz Stadium".
"La nuova Juve? Sono arrivati tantissimi giocatori, alcuni in chiusura di mercato cioè solo un paio di settimane fa. Bisogna dare il giusto tempo all’allenatore per far quadrare tutti i meccanismi. Motta mi piace, del resto è un brasiliano, uno che gioca all’attacco come noi olandesi. Non come Allegri che metteva un pullman londinese davanti alla porta, un bus a due piani intendo dire. Il calcio è spettacolo, offensiva, gol. Deve dare allegria ai tifosi. E comunque Thiago costruisce squadre solide curando molto anche la fase difensiva. Nelle prime 4 giornate della Serie A la Juventus non ha subito nessuna rete. Lui da giocatore era un bravo centrocampista, si notava subito la sua intelligenza in campo".
"Koopmeiners? Sono convinto che il trasferimento in un club di grande spessore come la Juventus gli permetterà di compiere il definitivo salto di qualità e diventare un elemento cardine della Nazionale “Oranje”. È molto forte fisicamente, ha tecnica e personalità, vede il gioco. Può toccare un livello altissimo. Tra l’altro è un ragazzo serio, cordiale, uno con la testa a posto, la testa giusta per diventare un leader a tutti gli effetti. Chi mi ricorda? Il “Príncipe” Fernando Redondo, gran centrocampista argentino con cui conquistai a Tokyo la Coppa Intercontinentale 1998 alla guida del Real Madrid. Il fulcro del nostro gioco".
"Pepi? Una promessa, ma ha 21 anni. Sabato contro il NEC ha giocato solo una ventina di minuti sostituendo nel finale il potente ed esperto capitano Luuk De Jong, ex Barça. Credo che Bosz non schiererà Pepi titolare all’Allianz Stadium anche in assenza di Lozano. De Jong è stato il capocannoniere dello scorso campionato con 29 gol, saliti a 38 considerate tutte le altre competizioni stagionali. Ha compiuto da pochi giorni 34 anni, però è ancora integro e in forma. Non è troppo tecnico, ma di sicuro molto pericoloso".
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