Focus Tattico: Dal Milan al Brugge verso Napoli un passo avanti e uno indietro

Focus Tattico: Dal Milan al Brugge verso Napoli un passo avanti e uno indietroTUTTOmercatoWEB.com
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di Nerino Stravato

Sabato sera, dopo la sfida contro il Milan, si è avuta la sensazione che la Juventus avesse trovato la via. La conferma della bella prestazione di Bergamo era arrivata contro i rossoneri dominati in lungo e in largo con un netto 2-0 finale. Intensità, pressing alto, circolazione di palla veloce e pulizia tecnica hanno permesso agli uomini di Motta di vincere e convincere contro la squadra di Sérgio Conceição. La scelta di Nico Gonzalez falso nove come centravanti di raccordo ha convinto. La prestazione dell’argentino è stata condita dall’assist per Mbangula e ha convinto tutti. La trasferta belga di Champions, invece, ha mostrato una Juventus diversa, in peggio. È vero che Motta ha effettuato alcune modifiche rispetto all’undici titolare, mettendo fuori gli uomini più in forma del momento, come Yildiz, Thuram e Mckennie, forse pensando al prossimo match di campionato contro il Napoli capolista. Ma questo non basta a giustificare una prestazione opaca, contro un avversario che, al netto del buon percorso fatto fin ora in Europa, è sembrato davvero poca cosa. Lo spartito bianconero è lo stesso proposto nelle precedenti due partite, ma con intensità, velocità di circolazione della palla e pulizia tecnica diverse. La pressione sulle prima uscita del Brugge è sembrata molto meno convinta: i belgi sono riusciti spesso a uscire con facilità. Il pallone, spesso in possesso della Vecchia Signora, si è mosso lentamente, complice anche un Douglas Luiz che ha dato sì prova di una tecnica sicuramente superiore alla media, ma ad una velocità poco funzionale alla manovra. Il disastro della serata, però, è quello di Nico Gonzalez.

Da falso nove ha sbagliato quasi tutto quello che si può sbagliare nel fraseggio, perdendo un paio di palloni giocati di prima e concedendo ripartenza agli avversari. Ma l’errore più grave lo fa a metà ripresa: su un cross di Mbangula, si ritrova sui piedi un pallone da appoggiare in porta. L’argentino, però, lo cicca clamorosamente, regalando materiale a Cristiano Militello per la rubrica “Premio Frittata” di Striscia la Notizia. Non che Vlahovic abbia fatto meglio al suo ingresso a un quarto d’ora dalla fine. Il serbo tocca pochi palloni e riesce nell’impresa di sbagliarli tutti. Da notare il momento del suo ingresso a bordo campo: le indicazioni le prende dal vice, mentre Motta parla con Thuram. Negli attimi che precedono l’ingresso in campo, il mister italo-brasiliano va ad incitare Thuram tenendosi quasi a debita distanza da Dusan che sembra ignorarlo. Magari sono solo coincidenze, ma le ultime parole di Motta sul numero 9 lasciano spazio a qualche dietrologia. Nemmeno gli ingressi di Conceição, non ancora al meglio della condizione, Yildiz e McKennie riescono poi a sbloccare lo 0-0. Altra nota negativa arriva da Koopmeiners, che dopo due prove che hanno fatto pensare a una lieve crescita nelle prestazioni, ha riproposto una partita anonima senza acuti: solo un’occasione di testa per lui, sprecata malamente peraltro. Un passo indietro dunque. Che deve necessariamente restare l’ultimo, se si vuole uscire senza le ossa rotte dal Maradona.