Fagioli e la pellicola "Fragile": "Non era una questione di soldi ma di adrenalina"
"Fragile" è cosi che si intitola il documentario che vede come protagonista Nicolò Fagioli, presentato ieri alla Mostra del Cinema di Venezia. Nessuna spettacolarizzazione, bensì la volontà di aiutare altri giovani in difficoltà, spiegando il perchè di alcune scelte.
"All’inizio io non giocavo per vincere soldi, non avevo bisogno di soldi" ha spiegato il centrocampista della Juventus e della Nazionale. "Giocavo per l’adrenalina che mi dava, questo era il problema principale. Facevo anche 12/13 ore attaccato al telefono e passavano come fossero 2 o 3 ore, non te ne accorgevi proprio che il tempo passava così veloce. La puntata più alta che ho fatto è stata di 10mila euro una volta. Non era tanto la puntata ma la frequenza. Mi avevano scritto “Ti spezziamo le gambe prima che vai a Siviglia, non giocherai quella partita lì”. Non potevo nemmeno dire chi mi minacciava o sapere cosa dovevo fare e con chi. E’ brutto essere minacciati da persone che nemmeno sai chi sono".
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178