De Magistris (TMW): "Motta non è Guardiola e sta capendo che..."
Siamo arrivati quasi al giro di boa del corrente campionato di Serie A. Dopo 16 giornate è possibile fare i primi bilanci sull'andamento dei percorsi delle varie squadre appartenenti al massimo campionato. Quello della Juventus sta incontrando diverse difficoltà. La prima è legata all'inserimento di Thiago Motta, che sta cominciando a capire adesso cosa vuol dire allenare la Vecchia Signora. Lo pensa e lo scrive Raimondo De Magistris. Ecco le parole che connotano parte del suo editoriale redatto per TUTTOmercatoWEB.
"Non è in discussione la figura di Thiago Motta, la società fa sapere che non lo sarebbe nemmeno con una Juve fuori dalle prime quattro perché un nuovo capitolo è appena iniziato. Perché questo è un progetto costruito sui giovani, perché la priorità era abbassare il monte-ingaggi. Perché c'era da ricostruire dalle fondamenta. Perché, perché, perché... Tutti discorsi che possono starci, che stonano se parli di Juventus ma che hanno eccome una loro logica. Però vi ricordate con che credenziali Motta è arrivato a Torino? E' stato presentato come il nuovo vate degli allenatori, il tecnico che avrebbe subito riportato la Juve in vetta coniugando risultati e bel gioco. Che avrebbe ristabilito senza colpo ferire l'egemonia bianconera. Discorsi che non tenevano conto della realtà, che dannosamente aumentavano il peso delle aspettative. Ma non avevano solide fondamenta.
Motta sta capendo ora, per la prima volta, cosa vuol dire preparare una partita ogni tre giorni. Giocare Serie A, Champions League e poi di nuovo Serie A in una settimana. L'allenatore che ha riportato il Bologna nell'Europa più celebre dopo 60 anni sta crescendo insieme alla sua Juventus. Giovane come la sua squadra, ha bisogno di un naturale processo di maturazione fatto di prove, intuizioni ed errori. Probabilmente diventerà un grande allenatore, sicuramente non lo è ancora e senza alcun dubbio non è il nuovo Guardiola".
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