Conferenza Thiago Motta Juve-Atalanta: "Avversario difficile, avremo sette assenti. Gasperini un grande. Dobbiamo crescere in zona gol"

Conferenza Thiago Motta Juve-Atalanta: "Avversario difficile, avremo sette assenti. Gasperini un grande. Dobbiamo crescere in zona gol"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Ieri alle 14:23Primo piano
di Massimo Reina
"Abbiamo lavorato tanto, siamo pronti. Koopmeiners importante per noi. Giocare alla Juve è una grande responsabilità, ma non deve diventare un peso"

La Juventus si prepara ad affrontare un match cruciale contro l’Atalanta, una sfida che potrebbe rivelarsi determinante nella corsa alla qualificazione in Champions League. Alla vigilia della gara, Thiago Motta sta parlando in conferenza stampa per analizzare lo stato di forma della squadra, fornire aggiornamenti sugli ultimi recuperi e svelare le strategie per contrastare la formazione di Gasperini. Con diversi ballottaggi ancora aperti, possibili rientri e scelte tattiche decisive, le sue parole aiuteranno a delineare l’approccio della Juve a questa delicata sfida. Ecco l'intervento dal vivo del tecnico bianconero.

CONFERENZA STAMPA JUVENTUS-ATALANTA, LE PAROLE DI THIAGO MOTTA

Buongiorno mister, come sta la squadra, siete pronti per la gara di domani?

“Abbiamo fatto un’ottima settimana. I ragazzi hanno fatto degli ottimi allenamenti. Siamo pronti. Non ci saranno Rouhi, Cabal, Bremer, Milik, Douglas, Savona e Conceicao. Gli altri tutti disponibili"”.

Quanto è importante la sfida con l'Atalanta?

“Siamo concentrati. Conosciamo il livello dell’avversario. Dobbiamo essere al massimo, anche di più per competere con loro, non perdiamo energia su nient’altro. Rispetto per l’avversario ma anche mettere in pratica quello che abbiamo dentro per avere la vittoria".

Ha lavorato a livello psicologico?

"Abbiamo lavorato a livello fisico, tecnico e psicologico. L’obiettivo è sempre quello di prepararci al meglio e dare il massimo in ogni partita. La mia filosofia è chiara: pensare partita dopo partita, con concentrazione e determinazione."

Ci saranno cambi di posizione in attacco?

"L’Atalanta è una squadra particolare, con un'identità ben definita. Pressano alto, spesso sull’uomo, ma sanno variare le marcature durante la partita. Giocano un calcio aggressivo, ti mettono in difficoltà anche quando si abbassano. Lo abbiamo visto all’andata, dovremo essere bravi a gestire questi momenti. Verranno a pressare alto, probabilmente anche il nostro portiere, quindi dovremo trovare le giuste soluzioni per uscire dalla loro pressione."

Visto il modo di giocare dell'Atalanta, sarà importante muovere bene il pallone?

"Sì, loro hanno caratteristiche particolari, sia nei giocatori che nelle indicazioni del loro allenatore. Sanno cambiare approccio e marcature nel corso della partita, per questo sarà fondamentale gestire il possesso con intelligenza e qualità. Dovremo giocare con personalità e prendere le decisioni giuste nei momenti chiave."

Un giudizio su Koopmeiners?

"Lo vedo molto bene, da quando è arrivato ci ha dato una grande mano in tante occasioni. Le critiche ci sono e fanno parte del nostro lavoro, bisogna accettarle e andare avanti. Lui ha fatto gol nell’ultima partita e sono contento per lui, perché sta esplodendo. Ma non è solo il gol, fa molto per aiutare la squadra. È un giocatore importantissimo dentro e fuori dal campo. È serio, concentrato, sempre al massimo. Ha giocato in tante posizioni, il che dice molto sul suo valore e la sua versatilità."

Come sta Yildiz?

"Sta bene e ha fatto molti passi in avanti. Fisicamente e mentalmente è in miglioramento, ha tanto potenziale. È giovane, ma le possibilità di crescita sono enormi. È umile, disponibile, e non si è mai fermato quest’anno, non ha perso una partita nonostante il carico intenso. La cosa più importante è che ha voglia di imparare, anche se sbaglia, continua a migliorare. Ha una grande attitudine e talento, e se continua su questa strada, raggiungerà livelli importanti."

Come migliorare la fase realizzativa della squadra?

"Insistere. Dobbiamo continuare a creare occasioni, arrivare in quelle zone pericolose. È fondamentale permettere all’avversario di arrivare meno frequentemente in quelle aree. L’importante è mantenere la costanza nel creare, e poi lavorare per migliorare la fase conclusiva. Dobbiamo arrivare a concludere meglio, sfruttare ogni occasione nel miglior modo possibile."

È orgoglioso della fase difensiva?

"Faccio i complimenti a Vlahovic, a Nico Gonzalez e a Conceicao. La difesa è un gioco collettivo e ognuno ha la sua parte di responsabilità. Si inizia dalla riaggressione e dalla prima pressione, che parte dagli attaccanti. Fino ad oggi abbiamo fatto bene, e i nostri attaccanti hanno contribuito in modo significativo. Merito ai difensori e ai portieri, ma è un lavoro di squadra che inizia da lì. I nostri giocatori sono stati solidi, ma è importante sottolineare che siamo riusciti a ottenere questi risultati grazie alla generosità e alla solidarietà di centrocampisti e attaccanti, che mettono sempre il bene della squadra prima del proprio."

Qual è la migliore versione della Juve, quale rpeferisce di quelle delle ultime cinque vittorie?

"Non ho una preferenza specifica, mi piace vincere. L’allenatore vuole sempre arrivare alla vittoria. Per farlo bisogna fare tante cose bene: recupero, attenzione ai dettagli. Domani affrontiamo una squadra particolare, dobbiamo concentrarci su ciò che dobbiamo fare e su come limitare l’avversario. Se sei superiore, la probabilità di vincere è più alta."

Un giudizio su Gasperini, come fa a esaltare i suoi giocatori?

"È un grandissimo allenatore, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Non deve più dimostrare nulla, ha già dato tantissimo. È un grande competitore. Quello che ha fatto all’Atalanta merita ammirazione totale, non solo per come gestisce gli attaccanti, ma per come fa giocare l’intera squadra. Ho rispetto e ammirazione per lui, e gli sono grato per il suo impatto sul mio percorso professionale."

Contestazione dei gruppi ultrà, i giocatori sentono la pressione di giocare in casa?

"Ci ho parlato per capire quanto ci tengano a fare le cose per bene. Ma dal primo giorno si impegnano al massimo, lavorano, si aiutano, combattono, corrono e giocano a calcio. Dobbiamo cercare equilibrio. Giocare alla Juventus è una grande responsabilità, ma quando quel peso ci schiaccia, rischiamo di dare un vantaggio all’avversario, soprattutto in casa. Dobbiamo mantenere lo stesso impegno e responsabilità, ma senza farne un fardello. È calcio, un gioco, e in questo gioco dobbiamo fisicamente e mentalmente superare l’avversario. L’ambiente ci trasmette sensazioni ed emozioni, che rispettiamo, perché giochiamo anche per i nostri tifosi. Quando siamo insieme, ci riconosciamo in quella atmosfera. Li vedo tutti i giorni e so che hanno voglia di fare bene, ma dobbiamo lavorare affinché il gioco non diventi un peso. È importante avere entusiasmo, voglia di creare, prendersi dei rischi e la responsabilità di fare delle giocate. Ci parlo spesso, ho grande fiducia in loro, sanno dove vogliono arrivare."

C'è qualcosa che hai preso o che vorresti prendere da Gasperini?

"Vorrei prendere tante cose da lui, ma ci vuole tempo. Le filosofie sono diverse, ma sicuramente mi piacciono alcuni aspetti. Gasperini vuole una squadra che giochi bene, con ritmo, intensità e dinamismo. È un allenatore che ha solidità difensiva, che cerca di creare gioco, e queste cose mi piacciono. Però, le mie esperienze passate sono state diverse. Sono cresciuto con la filosofia del Barcellona, ho avuto Mourinho, Ranieri, Benitez e Van Gaal. In particolare, Carlo Ancelotti mi ha insegnato a capire il momento giusto, a intuire quando fare la mossa giusta. Ogni allenatore mi ha aiutato, e ciò che importa alla fine è vincere. Tutte le filosofie sono valide se ti portano alla vittoria. E noi vogliamo andare avanti, trasmettere ai ragazzi questo desiderio di vincere, perché è solo così che si vive al meglio."

Domani sarà lo snodo più importante del campionato? 

"Per il momento non cambieremo la nostra filosofia. La nostra attenzione è sulla partita di domani, senza disperdere energie su altro. I giocatori potranno decidere se passare la serata con amici e famiglia o rimanere in hotel con la squadra, ma la nostra concentrazione è tutta sul match di domani."

ORE 14,21 E' TERMINATA LA CONFERENZA STAMPA DELL'ALLENATORE BIANCONERO