Brutti segnali da Koopmeiners: come se ne esce?

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Ieri alle 12:20Primo piano
di Mirko Nicolino
Il centrocampista olandese è letteralmente irriconoscibile: Thiago Motta fin qui ha provato a recuperarlo facendolo giocare sempre e comunque

Contro il Como è stato protagonista dell’ennesima prestazione negativa: Teun Koopmeiners, il più atteso degli acquisti di questa stagione sta deludendo, senza mezzi termini, la Juventus. E fin qui Thiago Motta ha utilizzato un’unica strategia per provare a recuperarlo: metterlo sempre in campo, continuare a responsabilizzarlo dandogli in un’occasione addirittura la fascia di capitano e fargli cambiare costantemente ruolo per cercare la posizione migliore.

Il risultato, purtroppo, è un mezzo disastro, ma finché non si fanno delle prove, non si può sapere quali possono essere i risultati. Preso atto della situazione, ora, la strategia andrebbe rivista. Contro il Como all’olandese sono stati dati anche compiti difensivi, portandolo spesso a ridosso dei difensori, come invece nelle partite precedenti faceva Manuel Locatelli. L’esito è stato disastroso in tutte le fasi di gioco e con un pallone perso banalmente, che ha avuto come conseguenza, seppur non diretta, un gol subito.

Koopmeiners oggi è letteralmente irriconoscibile rispetto al giocatore ammirato nel recente passato all’Atalanta. Lento, impacciato, arriva sempre secondo sul pallone, incapace di incidere nelle transizioni, una delle sue caratteristiche peculiari. Sembra sia entrato in un vortice di negatività dal quale non riesce ad uscire. Quasi che le difficoltà a trovare una posizione nel modello di gioco di Motta lo stia frustrando, limitandone di conseguenza la resa atletica e tecnica. Probabilmente, è arrivato il momento di lasciarlo fuori e reinserirlo gradualmente in squadra, magari attendendo momenti in cui la Juve è in positività e il contesto (tipo una partita con un risultato di vantaggio) gli consenta di fare bella figura riacquisendo pian piano la fiducia nei propri mezzi.