Braida esalta Fagioli: "Mi ricorda due giocatori in particolare"
Nicolò Fagioli può fare regalarsi davvero una grande svolta attraverso l'Europeo. Il centrocampista della Juventus rischia di essere un'arma in più per Luciano Spalletti, il quale si è affidato a un campione. Questa è l'investitura di Ariedo Braida. In un'intervista concessa a TUTTOmercatoWEB, l'ex DS e DG del Milan ha illustrato il motivo che ha portato il CT a convocare il classe 2001. Decisivi in tal senso sono stati due aspetti: la sua intelligenza calcistica e le sue giocate, tipici di Andrea Pirlo e, soprattutto, Demetrio Albertini. Ecco le sue parole, che evidenziano anche il motivo attraverso cui ha puntato sul centrocampista alla Cremonese.
"Il mio allenatore era Pecchia, lo conosceva, l'aveva già allenato e mi sono fidato. Il calcio non è tutto algoritmi: ci sono anche le intuizioni, le amicizie. La sua convocazione non è meritata? Quella di Fagioli è una intuizione figlia di altri ragionamenti. Un calciatore deve colpire al cuore, ha valori tecnici e sportivi, ma anche umani. Se noi abbiamo un uomo vero abbiamo anche un calciatore vero. Lui non è un gigante ma calcisticamente è intelligente, ha qualità e giocate. Ha i tempi. Deve maturare, ma per farlo deve giocare, non c'è altra strada. Giocando si impara e si migliora. Per certi versi ricorda Pirlo, vede calcio vicino e lontano. Forse però ancora di più Albertini: ci somiglia davvero molto".
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