Agresti: "I numeri parlano chiaro: la Juve non può fare a meno di Vlahovic"
In un approfondimento sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti si è focalizzato sulla prova di Dusan Vlahovic nella sfida di ieri contro il Cagliari, gara nella quale il serbo è stato ancora una volta decisivo, aprendo le marcature: "Tre gol in tre partite, tutti in momenti decisivi: il colpo di testa che ha sbloccato il risultato contro il City, il rigore del pareggio allo scadere contro il Venezia, infine la girata che ha spianato la strada contro il Cagliari. Dalla Champions alla Coppa Italia via campionato: en plein. Cambiano le competizioni, dalla più importante alla meno ambita, ma l'uomo che risolve i problemi alla Juve è sempre lo stesso: Dusan Vlahovic - scrive Agresti - La partita di Coppa Italia è stata affrontata in modo abbastanza anomalo da Motta e Nicola: in campo c'erano la Juve A, o quasi (otto titolari erano gli stessi dell'ultima gara di campionato), e il Cagliari B (appena quattro i giocatori confermati rispetto all'incontro perso, ma ben giocato, contro l'Atalanta). Il turnover, insomma, lo ha fatto la squadra meno forte. Questo per dire che il successo della Juve è sembrato pressoché inevitabile fin dall'inizio, certamente non si è trattato di un'impresa.
Ma le riserve rossoblù hanno comunque avuto il merito di tenere testa ai titolari bianconeri per l'intero primo tempo, finché non è arrivata appunto la giocata di Vlahovic a indirizzare la contesa. Dusan ha così raggiunto i dodici gol nella stagione tra campionato (sette), Champions (quattro) e Coppa Italia (uno). Sempre per restare ai numeri: nelle tre partite che il serbo ha saltato per infortunio la Juve ha segnato la miseria di un gol, peraltro favorito da una deviazione (Cambiaso a Lecce); nelle quattro gare disputate dopo il suo rientro di reti ne ha realizzate nove (più una ieri dopo la sua sostituzione). La media, insomma, si è moltiplicata".
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