A Lipsia può nascere la Juve di Koopmeiners, Motta permettendo
Motta ha deciso da ieri la Juve da opporre al Lipsia, tra le domande spontanee, inevitabile questa: Koopmeiners gioca? Teoricamente sì, ma con il tecnico bianconero le sorprese sono sempre dietro l'angolo. In realtà l'olandese è l'uomo al quale ci si affida per il cosiddetto salto di qualità della squadra. Non a caso Thiago lo ha voluto fortemente e la scoietà lo ha pagato quasi 60 milioni. Al momento qualche lampo da grande giocatore, vedi assist per Vlahovic e velo in favore di Conceicao a Genova. Koopmeiners poteva anche andare a segno a Marassi, se solo avesse messo meglio lo scarpino sul quel pallone finito sulla traversa, a pochi centimetri dalla linea di porta. Gol divorato, appuntamento con la prima gioia bianconera rinviato.
Appuntamento con il primo sigillo bianconero dunque rinviato. Lui comunque non si scompone: “Prima o poi segno, non ho ansie perché penso prima alla squadra”, le sue parole post Genoa. Lo scorso anno Teun realizzò 15 reti e fu decisivo per la conquista dell'Europa League bergamasca, complice anche la sua attitudine al calcio continentale. Una cosa appare certa: l'ex Atalanta deve essere sempre nel vivo del gioco, se dietro a Dusan ancora meglio. Diversamente viene depotenziato. Koop è arrivato alla Juve in ritardo di condizione per i noti motivi, sta tornando però al top sotto il profilo fisico. La tecnica c'è, la duttilità anche, così come la leadership. Si vede quando in campo dà indicazioni ai compagni. Questa sera contro i tedeschi che si aprono, può essere devastante e trascinare i compagni. Chissà se proprio a Lipsia possa nascere la “Juve di Koopmeiners”. Motta permettendo.
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