Una serata difficile e con molte tensioni ma con la Juventus vincente
Serata di semifinale contro la Lazio nell'andata di coppa Italia vinta nel secondo tempo dopo una prima parte resa complicata da due fattori. Il primo è rappresentato dell'annullamento di un sacrosanto rigore già accordato ai bianconeri ed annullato dal richiamo del var con una decisione alquanto inquietante per quel che è avvenuto attraverso spiegazioni contraddittorie tra regolamento e realtà inconfutabile. Da quel momento( è il secondo punto) la squadra è entrata in una mezz'ora di timori e mancanza di equilibrio tattico che ha visto la Lazio prevalere per possesso palla pur senza veri pericoli per la porta di Perin se si eccettua un legno colpito in maniera casuale su un colpo di testa di Luis Alberto altrettanto casuale. Vlahovic che ha lottato come un leone sia in attacco che in fase difensiva insieme ai Cambiaso Kostic è McKenney che ben hanno protetto le fasce e parzialmente zone di centrocampo hanno impedito ai laziali di materializzare con una rete la superiorità territoriale. Alla fine del tempo una forte reazione di parte dello stadio con fischi ingenerosi ed inopportuni( la Juventus va supportata e non contestata se l'impegno è presente) ha certamente reso il clima difficile e deprimente. Ma la reazione certamente stimolata con energia nello spogliatoio è stata subito evidente e grazie ad uno svarione tattico dei ragazzi di Tudor Cambiaso ha servito un assist bellissimo in corridoio a Chiesa che con ampio spazio a disposizione non ha sbagliato infilando l'angolo alla sinistra del portiere avversario.
Tolto da dosso definitivamente il senso di timore è arrivato un gol capolavoro di quel Vlahovic che con una azione personale mette a segno il 2a 0( sedicesimo gol stagionale con un quoziente reti da evidenziare) che pur non dando tranquillità definitiva pone la Juventus in una situazione di fiducia per il ritorno. Resta un particolare angosciante e mai avvenuto nella storia leggendaria della Società Sabauda. Parlo di una spaccatura del mondo juventino da condannare e che in maniera problematica potrà nel futuro prossimo essere dimenticata. La Società e la squadra a maggior ragione dovranno stringersi in un blocco granitico per terminare la stagione raggiungendo gli obiettivi prefissi al primo anno di un nuovo corso. Le analisi,peraltro facili da fare, vanno verificate solo il 26 maggio, non quotidianamente, e con modalità che mi fanno molto ma molto riflettere
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