Esprimere giudizi sulla Juventus richiede alcuni mesi

Nella giornata di sabato scorso quando il calendario prevedeva Juventus Napoli è avvenuto perfettamente l'opposto di ciò che mi auguravo sia in campo che dopo il fischio dell'arbitro.Chi mi ha letto saprà che avrei apprezzato un'atmosfera di grande profondità spirituale ricordando la grande figura di TOTÒ SCHILLACI un "eroe" dei nostri tempi in campo calcistico internazionale ma anche un beniamino di tutti gli italiani per come aveva fatto gioire e per l'umiltà tipica dei grandi uomini venuti dal popolo e giunti alla popolarità in tutti i continenti. Non ho intenzione di ricapitolare il tutto perchè sotto gli occhi e nella mente di chi ha la sensibilità giusta ed adeguata. Non pensavo che altri aspetti  potessero offuscare il minuto di silenzio senza le giuste misure nei confronti di chi aveva premeditato un vero vilipendio. Io lo ritengo un reato passibile almeno di un fermo e l'dentificazione. A questo poi, dopo u minuto fin troppo formale di silenzio e dopo una gara destinata allo 0a0 anche dopo tre giorni consecutivi,  ho constatato altre insensibilità sempre restando nell'ambito di una partita capitata nel giorno più triste. Come spesso ripeto "Intelligenti pauca". Venendo all'analisi della partita del tutto povera di contenuti tecnici credo di poter affermare come il timore di perdere sia prevalso sulla voglia o possibilità di vincere dato il momento delicato nel quale ogni squadra sta lavorando per trovare il giusto equilibrio dopo campagne acquisti e cessioni( per la Juventus una profonda rivoluzione) davvero profonde.

Soffermarsi su singoli atleti con giudizi intempestivi è un esercizio alquanto superfluo o ingannevole fino a quando non saranno visibili in campo gli effetti di tanto lavoro. Per la Juventus in particolare troppi tasselli ancora mancano fatta eccezione per una fase difensiva abbastanza avanti nel progetto rispetto a quella offensiva produttrice al momento di poche opportunità di andare a rete. Solo dopo la seconda sosta di campionato potrebbe formarsi una prima visione reale delle possibilità di successo in una stagione calcistica sempre più impegnativa a causa di un calendario francamente esasperato per numero di impegni ravvicinati. Molte sorprese sono attese come successo anche ieri sera nel posticipo di una Atalanta Como dal risultato impensabile ma conseguenza di alternanza di prestazioni in campo di Atleti sottoposti  ad impegni ritenuti da molti al di fuori della fisiologia muscolare e mentale. Si vedrà al tempo giusto! Ciò che di commovente ho vissuto è stata la coreografia al campo  Bernabeu di Madrid , studiata nei minimi particolari, durante il minuto si silenzio avvolto nella musica del grande Ennio Mornico e sui volti degli atleti schierati a centrocampo. Uno scenario che mi ha commosso nel profondo. Non dimenticherò mai più